mercoledì 29 settembre 2010

Piastrelle all'uncinetto per Channelle

Ecco sei piastrelle che ho realizzato nei giorni scorsi e che ho inviato a Channelle. Quelle con i fiori in rilievo le ho inventate io, mentre per le altre ho seguito degli schemi trovati in rete.



Chi è Channelle? E' un'amica inglese, conosciuta grazie a Ravelry, che un po' di tempo fa mi ha contattata per invitarmi a partecipare ad un progetto che ha per scopo la creazione di plaid da donare a persone ammalate, per farle sentire circondate da un calore affettuoso proveniente da mani creative sparse in tutto il mondo. Ogni plaid sarà formato da tante piastrelle lavorate a maglia o all'uncinetto inviate a Channelle da chiunque desideri donarle. Lei poi, con tanta pazienza, provvederà a bordare tutte le piastrelle in un unico colore e a cucirle insieme. Se volete conoscere meglio Channelle e questa bella iniziativa potete trovarla su Ravelry con il nome Goodbody. Channelle ha creato anche un gruppo che si chiama Let's make a gift of a healing blanket ed ha anche un blog: chanscrochet.
Alcuni plaid sono già stati realizzati e donati e, nonostante i quadrati siano lavorati da tante mani diverse, devo dire che Channelle è riuscita ad ottenere risultati davvero gradevoli.
Channelle ha pensato anche di premiare le collaboratrici più operose con dei piccoli regali al raggiungimento di un punteggio attribuito in base alle piastrelle donate.
E' una bella iniziativa, vero? Chi ama realizzare granny squares e piastrelle varie non ha voglia di partecipare?

martedì 21 settembre 2010

Di nuovo insieme

Gli ha sopravvissuto solo cinque mesi. Nessuno se ne meraviglia, penso. E' triste sapere che Sandra Mondaini non c'è più, ma in fondo è più naturale che adesso lei e Raimondo siano di nuovo una coppia: artisticamente e umanamente grandi, insieme, per sempre.


lunedì 20 settembre 2010

Parure verde smeraldo



Ricicla che ti ricicla...uncinetta che ti uncinetta... ecco cosa è nato durante un attacco compulsivo di creatività riciclosa.
Avevo un vecchio braccialetto anni '80, molto kitch devo dire, infatti non mi è neppure passato per la mente di fotografarlo per poter mostrare il prima e dopo. L'ho smontato e ho utilizzato vari elementi per creare questa parure. Per gli orecchini...ho riciclato il gancetto di un altro paio che non mettevo più. Il cotone è un filato particolare della Modafil, cotone più un filo di viscosa,un avanzo di un lavoro anch'esso degli anni '80. Che ve ne pare? La posso indossare "alla mia età" o è ... poco adatta? Boh! Che dubbi mi vengono... Ma ci siete voi per commentare e darmi un consiglio, no?

Quanto alla foto...ci sono cascata di nuovo! Ho scelto uno sfondo nero! Risultato: tutte sfocate, orribili! Mannaggia!

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Grazie a tutte le partecipanti al blog candy! Siete già tante! E benvenute alle nuove sostenitrici!

martedì 14 settembre 2010

Centomila volte grazie...con un blog candy!!!


La notte scorsa, a mezzanotte in punto, il contatore di questo blog ha superato le fatidiche 100.000 visite! In soli diciotto mesi! Se qualcuno me lo avesse predetto all'inizio di questa avventura non ci avrei mai e poi mai creduto.
E invece sono qui a festeggiare con voi! A questo punto un blog candy mi sembra il minimo, no? Questa volta voglio giocare a fare un po' la misteriosa, perciò il premio sarà una sorpresa. Ci state?
Allora...pronte? Via con i commenti a questo post! Avrete tempo fino alla mezzanotte del 30 settembre. Il 1 ottobre procederò all'estrazione con il mio solito metodo ultratecnologico (cioè sacchetto e numeri della tombola!).
Se volete, pubblicizzate il candy sui vostri blog nel modo che più vi aggrada. Chi non ha un blog può partecipare ugualmente purché mi lasci un recapito. Inutile dire che mi piacerebbe che chi non lo è già diventasse sostenitrice del mio blog, ma non è una condizione obbligatoria. Iscrivetevi solo se vi fa piacere, sarete le benvenute!

lunedì 13 settembre 2010

Il mio primo stitchery!




Come si può vedere nella colonna destra del blog, partecipo ad una bellissima iniziativa benefica a favore dei bambini poveri del Brasile. Si chiama Regaliamo un sorriso e se cliccate sulla scritta colorata o sul banner a fianco ne saprete di più e, volendo, potrete ancora iscrivervi.
Fra le alternative proposte ho deciso di inviare degli angeli ricamati in modo semplicissimo. Si chiama stitchery oppure primitive stitchery. Le mie abilità nel ricamare non sono granché, ma fin qui ci arrivo, mi sono detta, e quindi ho scaricato un po' di schemi e... filo perlé rosso, lino ecrù e ago alla mano, ho cominciato. Sapete? Non lo credevo possibile, ma invece piano piano mi sono appassionata a questo tipo di lavoro facile e rilassante e sto già cercando altre applicazioni: cuscini, quadretti... e chissà quanto altro potrò fare!

Ho deciso di realizzare cinque ricami che spedirò all'ideatrice di Regaliamo un sorriso la quale li utilizzerà per creare dei quilt che assemblerà per creare una copertina. Le copertine e gli altri oggetti creati e inviati dalle partecipanti saranno spediti in Brasile e lì verranno venduti. Il ricavato ovviamente sarà destinato ai bambini sfortunati del lontano Brasile. Ecco un fantastico esempio delle potenzialità positive di Internet!

Lo schema del primo ricamo che ho realizzato l'ho trovato qui, ma l'autrice dovrebbe essere Marzia del blog Giochi di colore. Il blog di Marzia però non si trova più. Io comunque la ringrazio e la cito ugualmente.
A presto per farvi vedere gli altri angioletti pronti a volare.

giovedì 9 settembre 2010

SAL dei sospesi: ci siamo quasi!



Vi aggiorno sul SAL dei sospesi che, come ormai sapete, è stato indetto da Antonella di Ricamanto. Ho finito uno dei due piccoli tondi laterali che ho deciso di aggiungere agli inserti a filet già realizzati per la tenda della stanza di mia figlia.
Come potete vedere nella foto, lo schema consiste in un bocciolo che ho disegnato io stessa ispirandomi agli altri schemi che ho già utilizzato in precedenza. Anche la cornicetta è stata disegnata sulla falsariga di quelle della bordura e dell'ovale centrale.
Il secondo tondo l'ho già iniziato, ma adesso è in sospeso perché sto lavorando ad altri progetti di cui vi parlerò in seguito.
Spero di finirlo presto, in modo da cominciare ad attaccare i pizzi a filet alla stoffa , realizzando nel contempo un passo a passo fotografico delle fasi di lavoro. L'ho promesso secoli fa e ... ogni promessa è un debito, no?

venerdì 3 settembre 2010

Torta di mele sbrigativa e variante al cocco

Negli anni ho raccolto e sperimentato tantissime ricette di torte di mele. Questa, ormai supercollaudata, è frutto di mie modifiche apportate nel tempo alle varie ricette ed è quella che preparo quando ho poco tempo e mi viene voglia di un dolce veloce da preparare e che non mi faccia sentire troppo in colpa. Sì, perchè a casa mia i dolci piacciono a tutti, però fra marito iperglicemico, mia figlia e io sempre a dieta e mio figlio che ultimamente fa vita sedentaria, preparare dolci è diventata per me cosa quasi proibita! Ieri sera però ho deciso di preparare la torta di mele "sbrigativa" perchè avevo un cestino di meline preziose. Dovete sapere che in Sicilia coltivare mele è quasi una mission impossible, per via del clima certamente non adatto. Ma nel mio giardino ho piantato un alberello che ogni anno un po' di meline golden me le regala. Piccole, ma buone e soprattutto completamente biologiche. Meritavano di essere usate per la preparazione di questa torta, ottima per la colazione...e a tutte le ore. Infatti è già finita!






Ingredienti:
4 o 5 mele, a seconda della loro grandezza.
due uova
un vasetto di yogurt da 125 g
un vasetto e mezzo di zucchero (usate il vasetto vuoto dello yogurt come misurino)
due vasetti di farina 00
un vasetto di amido
un vasetto scarso di olio di semi
una bustina di lievito vanigliato
cannella in polvere
un limone
pangrattato
facoltativo: cocco grattugiato fresco o disidratato

Preparazione:
sbucciate e tagliate le mele a pezzetti, mettetele da parte in una ciotola mescolandole con il succo del limone, la buccia dello stesso che avrete precedentemente grattugiata e un po' di cannella in polvere.
In un'altra ciotola, oppure nel robot da cucina, mettere tutti gli altri ingredienti insieme e impastate fino ad ottenere un composto omogeneo. Questo è il primo motivo per cui la chiamo sbrigativa: niente bilancia, niente uova da separare, niente di niente, basta impastare con un cucchiaio di legno. Non preoccupatevi se il procedimento vi sembra poco ortodosso. Vi assicuro che il risultato non vi deluderà.
Imburrate e cospargete di pangrattato misto a un po' di zucchero (consiglio di Sabry di Recuperando), oppure foderate di cartaforno uno stampo da 22 cm e versate l'impasto. A questo punto prendete le mele e affondatele nella crema senza preoccuparvi di disporle in modo particolare. Questo è il secondo motivo per cui è una ricetta sbrigativa!
Cospargete la superficie della torta con altra cannella e un po' di zucchero semolato e infornate a temperatura media (nel mio forno vanno bene 150°. Ovviamente ognuno si regoli a seconda del proprio forno) per 35 minuti. Infine lasciar riposare qualche minuto in forno, fate raffreddare un po', sformate e servite.

Se amate il sapore del cocco, una buonissima variante si ottiene usando yogurt al cocco, mettendo uno o due cucchiai di cocco grattugiato nell'impasto e cospargendo la superficie del dolce di cannella, zucchero e cocco prima di infornare.
Ieri sera io ho preparato proprio questa versione. Eccone una fetta fotografata prima che iniziasse la "sbafatona"!


Veloce la preparazione, superveloce la sparizione!

AGGIORNAMENTO: dimenticavo di dire che è ottima anche la variante con le pere o con altra frutta a piacere. Io l'ho provata anche con le pere, con l'ananas, con le pesche , con l'uva , con i fichi e perfino con i gelsi. Secondo la mia esperienza però, la torta con le pere richiede almeno 5 o 10 minuti di cottura in più, perché le pere rilasciano maggiore umidità.

Quando invece non voglio usare frutta fresca, bensì desidero preparare un dolce al cioccolato, alla frutta secca oleosa (nocciole, noci, ecc..) oppure al cocco, uso la ricetta della classica torta sette vasetti, che è la stessa che ho riportato in questo post, ma con tre uova invece di due.

Sperimentate gente, sperimentate!