sabato 23 giugno 2012

Della prova nazionale INVALSI all'esame di terza media

Anzi...scusate...agli Esami di Stato conclusivi della Scuola secondaria di 1° grado! Così si chiamano adesso! E scusate se è poco! Forse avete già capito che oggi voglio sfogarmi un po'. Avere un blog, a volte, può servire anche per questo, vero? 
Il 18 giugno, putacaso giorno del mio compleanno (passato da me a scuola dalle 8,00 alle 20,30 e dai miei familiari a rispondere alle telefonate d'auguri al posto mio. Ma questa è un'altra storia, francamente de tutto marginale), si è svolta in tutto il Bel Paese la cosiddetta Prova nazionale dell'IVALSI, anzi I.N.VAL.S.I. (Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema d'Istruzione) da qualche anno entrata a far parte in tutto e per tutto della rosa di prove scritte che gli alunni devono sostenere al termine del percorso di istruzione obbligatoria, prima di sostenere il colloquio orale che segnerà la fine degli esami e, se tutto va bene, il passaggio al grado d'istruzione successivo. 
A parte il fatto che già far sostenere agli alunni di terza media (che ci volete fare, io sono affezionata alla vecchia e sintetica denominazione...) ben CINQUE prove scritte, quando i ragazzi di maturità, che si apprestano ad affrontare l'Università, ne sostengono solo TRE, mi sembra veramente un'incongruenza, per non dire un'assurdità.
A parte il fatto che questa prova, il test dell'Invalsi intendo, è composta da innumerevoli quesiti di italiano, non proprio semplicissimi (secondo voi è scontato che tutti i ragazzi tredicenni d'Italia sappiano che cosa significhi la parola OBLITERATRICE?!!)  e da una raffica di quesiti di matematica spesso difficili anche per tanti laureati, che devono essere svolti in un tempo stabilito e che questo tempo che scorre inesorabile aumenta in modo esponenziale l'ansia dei ragazzi, mandandoli letteralmente nel pallone. I furbacchioni invece, con tutte quelle crocette, si divertono a scopiazzare di qua e di là. D'altra parte, basta gettare un occhio sul foglio del compagno e l'insegnante è bello che gabbato! Me le contino in tutt'Italia le scuole che hanno i locali adatti a far sedere i ragazzi uno per banco alla precisa distanza stabilita! TZE! (Sì, perché, dovete sapere, che nelle  dettagliatissime istruzioni  ci prescrivono anche questo e ci danno perfino istruzioni del tipo: dite ai ragazzi di girare pagina!!!!!!!!!)
A parte il fatto che  l'aver aggiunto questa prova a quelle che tradizionalmente si svolgevano agli esami  ha aumentato incredibilmente il carico di lavoro e lo stress dei lavoratori della scuola: insegnanti, personale di segreteria, Presidente di commissione... Dico....chi ci pagherà mai le tante ore di lavoro straordinario fatto a ritmi serrati, davanti ai computer perché TUTTE le risposte di TUTTI gli alunni devono essere caricate online RIGOROSAMENTE in giornata, corredate di codici, controcodici, dati anagrafici degli alunni e deigenitorianzichenò!!!!! Abbiamo finito alle 20,30 , tutti senza fiato per aver corretto,   dettato a un collega o scritto ai computer le centinaia di risposte, con la massima velocità. Eh sì, anche per noi il tempo scorreva ....forza è tardi, è tardi!!!!!! Siamo usciti dalla scuola  con gli occhi arrossati e i cervelli in fumo per la fatica!  E senza poter valutare le prove dei nostri alunni, no no! questo è compito del sistema di valutazione online! Signori miei....alla fine neppure un centesimo...neppure un grazie...anzi, ciò che ci aspettiamo è di sentirci dire, come al solito, che siamo insegnanti fannuloni e incapaci!

Eh sì, perché, a quanto pare i risutati sono stati deludenti in tutt'Italia. Punto.

Ora, tutte le Commissioni d'esame, di tutte le scuole del paese, sono impegnate a  far arrivare i propri alunni, ammessi appena qualche giorno fa agli esami con una media pari o superiore al 6, ad una valutazione almeno bastevole per poterli promuovere. Con quali modalità credo sia tristemente facile immaginare. Certo, perché dopo decenni in cui ci è stato insegnato a valutare l'alunno come PERSONA nella sua globalità e individualità dopo averlo sempre messo al centro delle nostre scelte didattiche ed educative.........adesso ci chiedono di fare gli esami con la CALCOLATRICE in mano!!!!!! E attenti ai decimali, per carità!!!

Adesso sono iniziati i colloqui orali. Altre maratone, altre giornate intere senza pausa pranzo a cercare di far esprimere ai candidati il meglio di sè.  Il tutto in fondo senza scopo, perché se vogliamo promuovere i ragazzi che abbiamo seguito e visto crescere per tre o più anni,  il voto è praticamente già deciso. Per forza!  Proprio a causa delle disastrose valutazioni avute nella prova nazionale!  

Avete idea di quanto noi insegnanti ci sentiamo mortificati nella nostra dignità professionale?

Secondo voi, quanti anni ci metteranno questi signori dell'INVALSI e del MIUR (già perché anche il Ministero ha cambiato nome. Adesso si chiama Ministero dell'istruzione, università e ricerca. No comment.) a scendere dalle nuvole e a capire che gli alunni tredicenni reali e normali non sono, non possono essere gli alieni superdotati che credono loro? Capiranno finalmente che noi insegnanti, specialmente al Sud, abbiamo a che fare con tantissimi ragazzi problematici,  anche a causa di situazioni familiari complesse e deprivate sotto ogni punto di vista? E che non possiamo trasformarci improvvisamente a giugno in cronometristi del sapere alla Mike Bongiorno (che Dio l'abbia in gloria)? 

LA mia umile PROPOSTA: "Signori dellINVALSI e del MIUR, se proprio non volete rinunciare alla prova nazionale per la valutazione conclusiva del primo ciclo di istruzione obbligatoria, non potete farla a maggio invece che durante gli esami? Noi insegnanti vi promettiamo di vigilare affinché sia attendibilissima , Voi avreste i vostri bei dati statistici da elaborare e gli esami  di terza media (ometto volutamente le maiuscole) tornerebbero ad essere una cosa seria, come lo erano una volta, quando non avevano il nome pomposo, ma gli insegnanti potevano valutare con coscienza  e serietà e i Presidenti di Commissione facevano i notai e non i ragionieri".  

Lo so, i miei lettori non addetti ai lavori si sono annoiati, e di questo mi scuso, ma almeno io mi sento un po', ma solo un po', meglio! 
Grazie e buon fine settimana!

15 commenti:

Katya ha detto...

Hai fatto bene a sfogarti, magari qualcuno potrebbe leggere e prendere in considerazione le tue parole, sicuramente non sarai la sola che divulgherà le proprie lamentele...chissà....la rete è una grande forza.
Resisti, poi troveremo il modo per farti rilassare! :)
baci

Anonimo ha detto...

non mi hai affatto annoiata anzi pur non essendo un insegnante concordo pienamente con te. Oggi tutto è tecnologizato e disumanizzato tanto più la scuola. tutto questo sulla pelle dei ragazzi. I risultati poi sono quelli che vediamo in tv coloro che si ritengono "acculturati" non conoscono nemmeno le più basilari regole della grammatica italiana!

letizia ha detto...

Devo dire che io non mi sono affatto annoiata...anzi secondo me è utile conoscere l'opinione di chi ci è dentro.
Io quest'anno mi sono trovata male con gli insegnanti di mio figli, ma questa è un altra storia di cui un giorno ti racconterò, ma mi rendo conto che con i tagli del governo non è semplice stare dietro a classi numerose, coprire le ore buche ecc ecc.
Perciò complimenti a te cara Rosa per l'impegno che ci metti.
Ciao Leti

Palmieri Savina Tecla ha detto...

Hai perfettamente ragione, Rosa!
Anch'io sono un'insegnante, anche se di scuola primaria, e condivido esattamente le tue opinioni. Vorrei solo aggiungere una cosa: noi docenti della primaria abbiamo una programmazione annuale per tutte le discipline dove ci chiedono di programmare le attività in base all'ambiente, alla cultura, alle capacità degli alunni di una certa classe. Ora perchè quando fanno le prove INVALSI non tengono conto di tutto ciò e rendono tutto standardizzato? A maggio(noi li facciamo in questo periodo)i nostri alunni calabresi sono diventati alla pari con quelli lombardi? Mah! Cose della nostra Italia!!!
Ciao
Savina

Le Creazioni di Cinzia ha detto...

Carissima Rosa di sicuro non ci hai annoiato ed hai fatto delle considerazioni molto giuste! Chi può farglielo capire a questi signori che non sono le Invalsi a poter decidere il voto di un ragazzo, ma giustamente come hai detto tu, solo voi insegnanti che li seguite da sempre e li conoscete. La mia prima figlia ha fatto gli esami due anni fa e si è trovata a dover sperimentare per il primo anno queste benedette prove che hanno compromesso il suo voto. L'altra figlia li ha fatti quest'anno ed è riuscita a prendere un nove...ammessa con 10 agli esami. Ma vorrei sapere chi li fa questi benedetti quesiti ai quali non riuscirebbe a rispondere neanche un universitario?!?!?!? Capisco anche quanto sia difficile il vostro lavoro poichè ho avuto modo di parlare con le insegnanti! Pardon ora sono io che ti sto annoiando. Ti saluto e ti auguro un buon week end, di riposo se possibile! A presto

matematicaecucina ha detto...

Io ho dovuto coordinare le prove Invalsi della mia scuola, secondo anno delle superiori, è stata una faticaccia! non retribuita, naturalmente...
Condivido tutte quello che hai scritto, sono prove inutili e scollegate dalla realtà della scuola italiana. Laura

Elena Zoia ha detto...

Cara Rosa
le mie figlie hanno sostenuto queste prove che ritengo uno spreco di denaro visto il profondo taglio ai danni della scuola stessa. Ritengo inoltre siano uno spreco di tempo (non compensato) ed uno stress ai ragazzi... Inoltre vorrei proprio sapere se in questi anni hanno trovato lor signori dell'INVALSI e del MIUR il genio che dovrebbe esserci in Italia visto che neanche le maestre o qualche proff sono riusciti a risolvere alcuni quesiti... E sto parlando di cose chieste a Sophia che fa la seconda elementare ( pardon Primaria)
Ne approfitto e mi rivolgo a lor signori: invece di obbligare a chiedere un contributo alle famiglie per far funzionare la scuola, cominciate a scartare certe prove inutili e qualche altro marchingegno...
Rosa sono dalla tua parte e scusami lo sfogo!!!!
Elena

Giulia ha detto...

li accetti degli auguri di compleanno in ritardo?

Alessia ha detto...

Perfettamente d'accordo con te Rosa, le prove invalsi non devono concorrere al voto finale dell'esame perchè, benchè si cerchi di seguire la programmazione, può capitare di dover approfondire maggiormente un argomento a discapito di un altro.Invece non sono d'accordo sul differenziare le prove da nord a sud, per due motivi:i ragazzi devono anche essere motivati e premiati se raggiungono gli obiettivi, si va a togliere la meritocrazia (già carente a mio avviso nella scuola dell'obbligo).Secondariamente si crerebbe a tutti gli effetti, la scuola di serie B, che ancora di più mortificherebbe e non sarebbe di nessun aiuto per i ragazzi in difficoltà.Più le aspettative sono basse più i ragazzi si sentono autorizzati a studiare meno, un circolo vizioso da cui il Sud uscirebbe solo enormemente più penalizzato a lungo andare.Invece dobbiamo tutti, al nord come al sud, cercare di "sfornare" delle generazioni competitive e capaci di affrontare la vita lavorativa (qualunque essa sia) al meglio.Non mollare e dai ai tuoi ragazzi strumenti forti per nn farli sentire di serie B.Ciao

Alessia ha detto...

ps.e concordo...si tagliasse sulle prove invalsi e non sui reali bisogni della scuola!!!!!

Silvia - Tocco di Lìllà ha detto...

innanzitutto, anche se in ritardo, AUGURI cara Rosa e POIIII, che dire -dato che anche io insegno alle medie (moooolto più sintatico questo termine!!!)??? Noi abbiamo terminato la correzione delle prove alle 19.30 (28 allievi)...stanchi ed innervositi!!! E che mi dici dell'inserire la novità della comprensione di un biglietto ferroviario??? e la prova di matematica che è stata eseguita da una collega in contemporanea agli alunni e lei l'ha terminata non tanto prima di loro??? MA vogliono arrivare a far fare tutti gli esami a test come in altre Nazioni? NON APPROVO ASSOLUTAMENTE e non approvo il calcolo al centesimo delle medie matematiche! A dirti la verità io abolirei l'INVALSI dalla valutazione complessiva, proporrei INVALSI a campione (sai che risparmio di carta!!!)su realtà diverse se lo scopo è quello di "controllare" a che punto stanno i "saperi" in Italia ... MAAA qual è il VERO scopo di questa "corsa alla crocetta"?????????
Avrei tanto altro da condividere ma in questa sede basta così ... SI' alle PERSONE, NO ai numeri sterili!
Un abbraccio di condivisione =)))

Rosa ha detto...

Grazie a tutte per i vostri commenti solidali!

@Alessia
Non intendevo affatto dire che le prove dovrebbero essere differenziate per aree geografiche. Ma non mi sono proprio andate giù le parole dell'ex Ministro Gelmini che, commentando gli esiti delle prove Invalsi di qualche anno fa, più scadenti al sud e nelle isole, se ne uscì dicendo che gli insegnanti del sud dovrebbero aggiornarsi di più. Poverina, nessuno le aveva detto che al nord opera un'alta percentuale di insegnanti meridionali e che il rendimento scolastico è inevitabilmente influenzato anche dalla situazione socio-economico-culturale della famiglia degli alunni. E, come dicevo nel post, purtroppo troppe, ma davvero troppe famiglie qui al sud non hanno di che vivere e per esse comprare i libri o il computer ai figli non è una priorità. A casa di questi ragazzi non si comprano giornali, non si parla in italiano, ma solo in dialetto, non si va in viaggio con i genitori per conoscere altre realtà, non si mandano i figli a studiare musica o a fare sport, giocare per strada è l'unico passatempo che si può offrire loro ... e potrei andare avanti nell'elencare fattori che non facilitano certo il conseguimento di buoni risultati di apprendimento. Noi insegnanti ovviamente facciamo del nostro meglio per aiutarli, in tutti i sensi, ma ti assicuro che a volte abbiamo la sensazione di combattere una lotta davvero impari!
Devo dirti con molta amarezza Alessia, che noi non abbiamo una scuola di serie B. Purtroppo viviamo in una situazione sociale di serie B sotto moltissimi aspetti ...anzi, credo che per essere realista dovrei scendere molto più giù nell'alfabeto!


@Silvia
Qualche anno fa, credo la prima volta che le prove Invalsi furono somministrate durante gli esami, mia sorella, che è una validissima insegnante di lettere, ma quell'anno non era impegnata in commissione, svolse il test d'italiano contemporaneamente agli alunni, da sola, quindi senza alcuna distrazione, in una stanza lontana dalle aule e non riuscì a finire in tempo! Negli anni successivi le prove sono state calibrate un po' meglio, ma evidentemente c'è ancora tanto da rivedere!

Mafy'84 ha detto...

questo succede quando chi stabilisce le prove non si mette nei panni degli studenti, secondo me non le sanno fare nemmeno loro, o almeno non nel tempo previsto! questi esami stanno diventando davvero paurosi, poveri ragazzi...
un bacione e buon weekend

Alessia ha detto...

@Rosa hai descritto una realtà molto difficile fatta di ignoranza (dal termine ignorare) anche credo, perchè ci scommetto che le famiglie nelle famiglie che non comprano i libri però c'è la parabola sul tetto e il telefonino di ultima generazione.Vorrei davvero avere la chiave per risanare questa situazione, se il sud si risolleva anche il nord ne trae notevoli vantaggi, è tutto nel nostro interesse che il sud si riscatti e divenga forte.Ma lo slancio e l'impegno deve partire dalle famiglie,per permettere ai propri figli di staccarsi da una realtà dove si parla solo il dialetto e le possibilità future sono prevedibili.Forse fare "scuola" alle madri, ai padri, sensibilizzarli senza stancarsi...magari ampliare il numero dei centri pomeridiani per ragazzi,sensibilizzare i comuni...sono una idealista,lo so.
Continua a fare del tuo meglio, i risultati cmq si vedranno.Ciao

barbara ha detto...

Ciao Rosa, con un pò di ritardo volevo congratularmi con te per quanto sei riuscita ad esternare il tutto, condivido in pieno ( io insegno matematica e quel giorno ho lasciato la scuola verso le 20 ma giusto perchè quest'anno, caso molto raro, avevo una terza di 16 alunni, altre mie colleghe sono rimaste fino alle 22 finendo poi la mattina seguente). Condivido ogni pensiero che hai scritto e sono MOLTO contenta di trovare in rete amiche con cui dividere questi nostri " disagi", quando cerco di esporli in famiglia la risposta è sempre la stessa : "non aggiungere altro, non lamentarti, hai un lavoro sicuro e ben 2 mesi di vacanza......". E' tutto vero, ma è anche vero che per 10 mesi siamo sotto pressa continuamente, bombardati da ogni fronte: alunni, colleghi, Dirigente e vogliamo poi parlare di alcuni (e sottolineo ALCUNI) genitori???? Aggiungi il fatto che da tre anni sono Responsabile di Plesso e non riesco a cedere a nessuno LO SCETTRO!!!
Sai che c'è, godiamoci questi famosi 2 mesi di vacanza e dedichiamoci a noi, ai nostri cari e a quello che ci piace fare.
Un abbraccio
Barbara pezzadopopezza

Ps: mio marito viene spesso in Sicilia per lavoro e se posso a volte lo accompagno, da che parte stai??