giovedì 14 febbraio 2013

SAnREMO in maglia 2013: seconda serata



Niente male come progresso in una sola serata eh? Si comincia a capire qualcosa?  Riuscite in qualche modo ad intuire la piacevolezza al tatto del filato? Scivola fra le mani che è un piacere! E le sfumature di colore che passano quasi impercettibilmente dall'una all'altra sono deliziose! Rispondo alla richiesta di una lettrice: il filato si chiama Sosia della Manifattura Primavesi..
Le mitiche short rows (righe o ferri accorciati) non sono affatto difficili. Questo lavoro poi, Wingspan di  Maylin, non prevede neppure il trucchetto che in inglese si chiama wrap and turn (avvolgi e gira. Non vi spiego la tecnica perché fate prima voi a cercare un videotutorial su youtube), che potrebbe costituire l'unica difficoltà di questa tecnica. Serve ad evitare antiestetici buchetti nei punti in cui il ferro viene interrotto anticipatamente per tornare indietro. Ma l'autrice di questo pattern non ritiene necessario il trucchetto perché i buchetti sul punto legaccio sono quasi invisibili. A chi avesse una mano più larga però, mi sentirei di consigliarlo.
Sono proprio contenta di aver imparato questa tecnica. Ci sono un'infinità di designer che ne fanno uso per tanti, fantastici modelli. E già i miei occhi sbriluccicano nel pensare a qualcuno di essi sui miei ferri....

Sanremo, seconda serata: ne vogliamo parlare? Dovrei ripetermi. Lo spettacolo in sé è piacevole, ma si tratta di un concorso di canzoni e così io l'ho sempre visto: da persona che apprezza la buona musica italiana. Tutto il resto è contorno  e, per dirla tutta, in certe annate è stato pure un fastidioso contorno. Quest'anno   no. Ma, esaurito l'ascolto di  tutti i pezzi dei cantanti partecipanti.....non riesco a trovarne uno, dico uno, che mi abbia emotivamente colpito. Non so voi, ma io riesco ad apprezzare la musica solo se l'ascolto in radio o in CD. La televisione  mi distrae. E oggi, riascoltando il pezzo di Silvestri in radio l'ho trovato.....carino. Stesso aggettivo che potrei usare per qualche altro brano, ma.....nulla di strepitoso. Nulla che, credo, resterà nella storia della canzone italiana o negli annali del   Festival. Lo so, la mia è solo un'opinione, peraltro non qualificata,  e potrei sicuramente sbagliarmi. Ma, secondo voi.....quando Modugno cantò Nel blu dipinto di blu, non lo capirono subito tutti che quel pezzo era rivoluzionario e trascinante? O che so io.....quando in tempi più recenti, anche se ormai sembrano lontanissimi,  ascoltammo Vacanze romane dei Matia Bazar o Quello che le donne non dicono di Ruggeri per la Mannoia, o Almeno tu nell'universo eseguita dalla magnifica Mia Martini......non lo capimmo immediatamente che erano canzoni che ci sarebbero rimaste nel cuore?
Boh.........mi scopro a fare i discorsi che faceva mio padre quand'ero piccola e ascoltava le canzoni dei cantanti degli anni Sessanta o dei cantautori degli anni Settanta e non gli dicevano nulla rispetto a quelle dei cantanti melodici degli anni  Quaranta e Cinquanta....
La cosa non mi piace affatto. Significa che sto invecchiando?   E mi sa di sì.   : (

3 commenti:

Maite - vitoma ha detto...

Animo que ya queda menos.
Besos guapa.

antonella ha detto...

Rosa, è molto bello questi filato.
Non ho capito cosa ne verrà fuori, ma sicuramente qualcosa di mooolto carino.
Ciao.

Clara ha detto...

Rosa, questo filato è stupendo!!!! Di una raffinatezza unica! E tu sei un siluro del lavoro a maglia!