sabato 25 marzo 2017

Marmellata di kumquat con la macchina del pane.

Da tempo volevo mettere alla prova il programma marmellate della mia macchina del pane. Il libretto d'istruzioni prometteva ottimi risultati: marmellate cotte a puntino senza alcuna necessità di stare in piedi a girare continuamente col cucchiaio di legno. Interessante. Ma io, a dire la verità, ero un po' scettica. Pensavo che con quella paletta piccolina, che gira solo al centro del cestello, la mdp non potesse riuscire a non fare attaccare la marmellata. Invece mi sbagliavo di grosso.  
Cosa ho fatto? Ho raccolto i kumquat dell'alberello che coltivo in un grande vaso in giardino. Sapete cosa sono i kumquat, no? Sono i cosiddetti mandarini cinesi. Quelli piccolini, oblunghi, che molti considerano solo decorativi. Niente di più sbagliato! I kumquat sono ottimi per fare le marmellate e, quando sono maturi, sono pure buoni da mangiare con il loro particolarissimo contrasto tra la buccia dolce e l'interno aspro. L'alberello, pur essendo ancora piccolino, era pienissimo quest'anno. Ho raccolto delicatamente i frutti, li ho lavati e poi, armandomi di santa pazienza li ho tagliati a spicchi e ho tolto tutti i semini. Ho ripescato una ricettina mai realizzata prima, ma che conservo nel mio quaderno di ricette da talmente tanto tempo da non ricordarmi più nemmeno da dove l'ho copiata. Forse su televideo negli anni Ottanta. Insomma, un azzardo totale! Ho testato contemporaneamente ricetta e macchina. Risultato eccellente alla prima prova!


 Ecco la ricetta con le mie varianti.


Ingredienti:
70 % di frutti
30% di zucchero
Io ho aggiunto mezza mela tagliata a pezzetti sottilissimi che, grazie alla pectina che contiene, aiuta la marmellata ad addensarsi.

La ricetta diceva di lavare, privare dei semi e frullare i kumquat con la buccia che, come si sa, a differenza di quella di tutti gli altri agrumi, è dolce. Io, invece, amo sentire i pezzi nelle marmellate e quindi non ho frullato i piccoli frutti, ma li ho tagliati a pezzetti.
A questo punto si versano gli ingredienti in una pentola e si cuoce, girando continuamente con un cucchiaio di legno finché la marmellata non avrà raggiunto la consistenza giusta. E qual è la consistenza giusta? Si fa una prova versando un po' di marmellata su un piatto. Se intiepidendosi a contatto col piatto freddo non scivola via facilmente, ma si solidifica al punto giusto, è il momento di spegnere il fuoco, invasare in barattoli sterilizzati, chiuderli, farli raffreddare capovolti...e  andare a riposare la schiena.
Io, che invece ho cacciato gli ingredienti nel cestello della mdp e premuto solo due pulsanti, quello per scegliere il programma marmellate e quello di avvio, dopo aver invasato e ottenuto due barattoli grandi e uno piccolino, mi sono seduta, bella fresca fresca, e naturalmente ho fatto un bell'assaggio.

Ho ottenuto una marmellata veramente squisita. Non troppo dolce, come piace a me e ai miei familiari, profumatissima, sana...e, a parte la preparazione della frutta,  non mi è costata  nessuna fatica. Il che me la fa sembrare ancora più buona!
Sapete che vi dico? E' proprio l'ora giusta per andarne a gustare un po' su una fettina di pane integrale appena sfornato...anzi...appena uscito dalla mia preziosa macchina del pane. Per sentirmi meno in colpa la  cospargerò con un po' di cannella in polvere, che aiuta a metabolizzare meglio gli zuccheri e a limitarne l'assorbimento e che, per di più, si sposa benissimo con il sapore della marmellata di agrumi.

Buon fine settimana e a presto!

mercoledì 22 marzo 2017

Una petizione importante







Contribuiamo, firmando questa petizione, affinché il nostro Parlamento introduca una normativa più stringente a proposito degli allevamenti intensivi. Le condizioni in cui vengono tenuti gli animali sono terribili e ormai lo sappiamo tutti. Firmiamo e facciamo in modo che i nostri legislatori non girino più la testa dall'altra parte, magari  per salvaguardare forti interessi di parte.

https://secure.avaaz.org/campaign/it/italian_animal_farms_loc/?tkSFgib&v=500294717&cl=12183076868&_checksum=9041d25d477a1d4e1cfe731431cb320242ae9da2d4508ba88807c65844252709

Firmate e possibilmente pubblicizzate la petizione sui vostri blog e profili social.

sabato 18 marzo 2017

Ancora un cappello!

La primavera si avvicina a grandi passi, ma io ho ancora da mostrarvi un progetto invernale, finito qualche settimana fa: un berretto ai ferri realizzato in modo da creare un completo con uno scaldacollo a punto catenelle che un paio di anni fa è stato oggetto di un KAL sul forum Isola creativa grazie ad Assia. Cliccando sul link che porta alla discussione sul KAL troverete le spiegazioni per realizzare lo scaldacollo e anche un chiarissimo video di Assia che mostra come lavorare il punto catenelle. 
Io ci ho messo un bel po' a finire lo scaldacollo solo perché ero indecisa sulla scelta dei bottoni, ma una volta sciolti i dubbi e cuciti i bottoni (dopo due anni nel dimenticatoio. Alla buon'ora!), avendo ancora altri gomitoli disponibili di quel bel filato color melenzana, ho deciso di realizzare un berretto con lo stesso punto e con i ferri circolari in tondo, in modo da non avere nessuna cucitura da fare alla fine. 
Ed ecco il completo...


...che però non è ancora completo! Mia sorella mi regalò tempo fa diversi gomitoli di questo filato acrilico di buona qualità. Ne ho ancora e desidero farmi anche dei guanti. Ma rinvio questo progetto al prossimo autunno. Non credo che da ora in poi qui in Sicilia mi serviranno più dei guanti. Certo, non c'è ancora caldo afoso, ma già un piacevole tepore, un bel cielo azzurro, un inebriante profumo di fiori  e tanti cinguettii di uccelli  annunciano in maniera inequivocabile, e già da un po',  che l'inverno è finito e che andiamo verso la breve primavera e la luuuuunga stagione estiva siciliana.

sabato 11 marzo 2017

Sal dei lavori sospesi 2017: plaid Prairie star

Sul forum Isola creativa, abbiamo pensato di rilanciare il Sal dei lavori in sospeso anche per il 2017. Chi di noi creative non ha un certo numero di UFO che si aggirano per casa? Per chi non lo sapesse UFO, nel gergo delle bloggers creative,  è la sigla che sta per UnFinished Objects. Indica insomma quei lavori che, magari iniziati con tanto entusiasmo, non sono poi stati finiti nei tempi previsti e, per qualche insondabile motivo, sono finiti nel dimenticatoio.
Ecco, il Sal dei lavori in sospeso serve proprio a stimolarci a riprendere questi lavori e, magari a poco a poco, pian pianino, portarli a termine. Il logo dell'iniziativa è questo e la dice lunga: una tartaruga che spinge una lumaca. Simboleggia lo scopo di questo SAL: aiutarsi a vicenda a darsi una mossa insomma!

L' impegno  per tutte le iscritte è quello di portare avanti, nel corso di ciascun mese dell'anno, almeno uno dei propri UFO in modo significativo e pubblicare una foto alla fine di ogni mese. 
Io ho deciso di riprendere in mano un grosso, enorme UFO, che poi era oggetto di un vecchio CAL sempre sull'Isola. Si tratta del Prairie star afghan di Mary Jane Protus e Marilyn Coleman. Qui potrete vedere tutti i plaid realizzati dalle iscritte al CAL. Io invece, ad un certo punto avevo messo da parte il mio lavoro, primo perchè nei periodi di caldo qui in Sicilia è impensabile tenere la lana in mano e quindi questo è certamente un lavoro soltanto invernale e poi perché il modello non mi soddisfaceva per la misura troppo piccola che risultava con i filati che avevo scelto. Finché un po' di tempo fa, su questo blog, non ho trovato uno schema dello stesso lavoro notevolmente ingrandito che mi è piaciuto un sacco. allora ho scucito un po' di mezzi rombi che avevo già fatto e sono ripartita cambiando progetto in corsa. Una volta completato, il plaid coprirà comodamente il piano del futuro letto matrimoniale di mia figlia. E' a lei infatti che questo lavoro è destinato.
Ecco dov'ero arrivata alla fine di gennaio...
 ...e alla fine di febbraio.

E sono contenta di dirvi che ho continuato a lavorarci perché ci ho ripreso proprio gusto e che quindi a fine marzo vedrete progressi notevoli. Non so se riuscirò a finire completamente il mio plaid prima che arrivi il caldo, ma ci spero.

Scusate la pessima qualità delle foto e non mi prendete troppo in giro per le "magnifiche" lampade da lettura che ho attaccato al mio povero letto in ferro battuto. Non sono belle a vedersi, ma i miei occhi e quelli di mio marito ringraziano. :)

mercoledì 8 marzo 2017

Giornata internazionale della donna 2017

foto tratta da questo sito

Nel celebrare con voi la giornata internazionale della donna, mi associo  alla mia amica Clara, blogger e bravissima giornalista, dicendo: "Non regalateci mimose, rispettate diritti e opportunità". E' il titolo di un suo articolo che vi raccomando di leggere qui

venerdì 3 marzo 2017

Auguriiiiiiiiii!






Buon compleanno a chi? Ma al mio blog! Esattamente il 3 marzo di 8 anni fa nasceva questo blog.
E io non sono assolutamente stanca di lui. E farò di tutto perché possa festeggiare ancora cento di questi giorni!

mercoledì 1 marzo 2017

Completo a maglia: poncho, collo e basco "Cielo d'inverno".

Questo è un completo frutto della premiata ditta Rosa e figlia. Eh sì, mia figlia Irene ormai ci ha preso proprio gusto. Voleva farsi un poncho, ma nessuno dei modelli che trovava in rete la convinceva al 100%  e allora mi ha chiesto di progettargliene uno secondo i suoi gusti.
E così ho pensato a questo modello da lavorare in un solo pezzo, senza cuciture. E' lavorato trasversalmente e poi è rifinito con un bel bordo all'uncinetto. Lo scollo invece è rifinito con un giro di maglia bassa e uno a punto gambero. La lana, che come sempre abbiamo acquistato in quantità abbondante, era sufficiente per lavorare anche uno scaldacollo e un cappello. Quest'ultimo è  un semplicissimo basco a maglia rasata con un bordo a coste 1/1. Il collo invece ha la particolarità di iniziare a punta sul davanti  e infine è rifinito con lo stesso pizzo all'uncinetto del poncho. L'effetto finale del completo a noi piace molto.


Che soddisfazione per me vedere che mia figlia esegue i miei progetti con piacere, velocità e bravura sempre maggiori! E per lei poter sfoggiare dei modelli unici, lavorati con le sue mani, sta diventando una forte motivazione  che la spinge a tenere sempre più spesso i ferri o l'uncinetto in mano.  Nel giro di pochissimo tempo, oltre a questo completo, ha lavorato anche due sciarpe, che ha regalato per San Valentino al suo ragazzo, e altri due cappellini uguali a quello che vedete nelle foto, ma con un altro filato, uno per me e uno per lei. Ve li farò vedere presto.
C'è voluto un po'  di tempo, ma finalmente ce l'ho fatta a contagiarla!  Ormai non è più solo la mia modella. Adesso è  anche una brava tester dei miei modelli. E io ne sono proprio felice! 


















Le spiegazioni di questi modelli saranno presto disponibili sul blog e su Ravelry.