Oggi ho compiuto 51 anni! A differenza di molte donne, non ho alcuna difficoltà a rivelare la mia età. Per me ogni anno che passa non è un anno in meno da vivere, ma un anno di vita in più che Dio mi ha donato, un altro anno pieno di esperienze e di eventi gioiosi, dolorosi o semplicemente ... di routine. Sono fiera di essere arrivata fin qui, proprio così come ci sono arrivata. Soddisfazioni, rimpianti , rimorsi...tutto contribuisce a plasmare il nostro essere e più il tempo passa, più il nostro essere diventa qualcosa di più compiuto. E se il prezzo di tutto ciò sono qualche ruga, qualche chilo, qualche acciacco in più...poco importa!
Oggi mi sono fatta un gran regalo! I miei alunni di terza erano impegnati con la prova scritta d'Inglese e io, che ancora sono a casa in
convalescenza, mi sono fatta
accompagnare a scuola da mia figlia e li ho aspettati nell'androne (non me la sentivo proprio di fare tre piani di scale!) per rivederli e per sentire da loro com'era andata. Sono stati fra i primi a finire il compito. Che gioia mi hanno dato venendomi incontro,
abbracciandomi e lasciandosi abbracciare,
raccontandomi che non avevano avuto grosse difficoltà! Adesso tornerò a scuola per star loro vicina durante le prove orali che sono sempre fonte di grande ansia. Non sarò impegnata con le
interrogazioni, il mio supplente continuerà a sostituirmi
egregiamente, e così potrò sostenerli e infondere loro coraggio e fiducia. Non ci crederete, ma ogni anno il momento del distacco con le terze è difficile per me, dopo averli seguiti per tre anni in un momento così delicato della loro crescita. Per fortuna insegno in una delle due Scuole Medie del mio paese (a me piace chiamarle ancora così, il burocratico nuovo nome "Scuola Secondaria di Primo Grado" lo riservo ai documenti ufficiali) e quindi dopo, ogni tanto, ho l'occasione di rivederli.
Una curiosità: quest'anno a presiedere la Commissione d'Esami non è un severissimo o una severissima Preside di un'altra scuola, come di solito capita, ma è...udite udite...mia sorella! Lei insegna Lettere alla Scuola Media di un paese vicino e la sua Preside l'ha incaricata di sostituirla nel delicato ruolo di Presidente di Commissione. E la mia
sorelluzza ha accettato, ma mi ha confidato che l'ha fatto solo perché sapeva che io quest'anno non avrei fatto parte della Commissione. Avete capito? Se ci fossi stata avrebbe girato alla larga!!!
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Allora...ieri vi dicevo che vi avrei offerto qualcosa di buono e di fresco. In questi giorni ho preparato un sorbetto dal gusto esotico e una
sicilianissima granita. Io vi do la ricetta di entrambi. A voi la scelta!
Sorbetto di kiwi
Ingredienti:
500 g di polpa di kiwi
150 g di zucchero (si può aumentare o diminuire un po' la dose a seconda del grado di maturazione dei kiwi)
200 g di acqua
mezzo limone (o più secondo il vostro gusto)
I miei kiwi erano molto maturi e dolci, perciò ho estratto la polpa con il cucchiaino e l' ho schiacciata un po' con una forchetta. Poi ho aggiunto lo zucchero, il limone spremuto e l'acqua. Ho mescolato bene e ho messo in freezer a gelare per il tempo necessario, durante il quale ho frullato il sorbetto un paio di volte man mano che gelava usando un frullatore ad immersione.
Chi invece possiede una gelatiera (io ce l'ho, solo che la uso solo quando ho fretta o per
preparazioni particolari), dia una
frullatina alla polpa di kiwi prima di aggiungere gli altri ingredienti, mettendo poi il tutto nella gelatiera per il tempo indicato nel libretto d'istruzioni.
Se i semini del kiwi dovessero dar fastidio, consiglio di passare la polpa al setaccio.
Granita di gelsi neri
Premetto che esistono diverse varietà di gelsi. In questo periodo nella mia zona, sono maturi i
gelsi bianchi e i
gelsi neri, i cui frutti si somigliano nella forma, nelle dimensioni e un po' anche nel sapore (i neri hanno in più un sapore che ricorda le more). Più avanti durante l'estate matureranno i
gelsi rossi, che sono più grandi, più succosi e hanno un sapore del tutto diverso. Che buoni! Mi ricordano l'infanzia. Ogni tanto passava per le strade del mio quartiere un contadino che li vendeva in piccoli cestini di vimini, ricoperti con le loro foglie. Mia madre li comprava ed era una festa! Guai a macchiarsi però! Le macchie sono tremende sia dei gelsi rossi che di quelli neri!
Io ho la fortuna di avere in giardino un grande albero di gelsi neri che ogni anno mi regala un'infinità di frutti. Ne facciamo
scorpacciate noi, i cani, i gatti, gli uccellini, le formiche e tutti gli insetti di passaggio! Gli amici a quattro zampe mangiano quelli che cadono sul terreno, tutte le altre bestioline si servono
direttamente sull'albero perciò io, dopo essermi attrezzata di stivali di gomma e guanti da chirurgo, raccolgo i frutti integri (intendo non beccati dagli uccellini o
mangiucchiati dagli insetti, ma tanto l'albero ne produce talmente tanti che ce ne sono per tutti) e dopo averli sciacquati velocemente in un colapasta li utilizzo per preparare granita, marmellata e
ciambelloni (che buoni, con i gelsi all'interno e sopra!). Eccovi la ricetta della granita.
Ingredienti:
600 g di gelsi maturi
700 g di acqua
150 g di zucchero
un limone
Sciacquare i gelsi e passarli al setaccio per ottenere il succo. Io per non schizzare
rovinosamente me stessa e tutta la cucina uso il
passapomodoro. Giro la manovella finché nel
passapomodoro non rimane che una
pappetta ben asciutta formata da piccioli e semini. Ottimo sistema, niente macchie vi assicuro! Potrei usare la più tecnologica centrifuga, ma non ho mai voluto rischiare.
Poi basta aggiungere gli altri ingredienti, mescolare bene e mettere in freezer seguendo la stessa procedura che ho descritto per il sorbetto di kiwi e, qualche post fa, per la granita di fragole.
A proposito. L'ho rifatta evitando di sciogliere lo zucchero a caldo e il risultato è ottimo ugualmente! Aggiornerò il post con questo metodo alternativo per frettolose!
Finisco rivelando un trucco per togliere le macchie di gelsi dalla pelle, anche se penso che chiunque possieda un albero di gelsi neri ne sia già a conoscenza. Basta raccogliere un po' di frutti acerbi e strofinare la pelle macchiata. Subito le macchie si
schiariranno notevolmente e lavandosi con acqua e sapone verranno via del tutto. Magia! Per le macchie sui vestiti, invece, affidatevi agli
smacchiatori in commercio e...buona fortuna!