Non vi ho ancora detto che mia figlia si sposa a dicembre prossimo. Beh...adesso ve l'ho detto. E' stata una decisione consapevole, dopo un rapporto consolidato che dura da sette anni, ma tutto sommato piuttosto improvvisa. Perciò stiamo svolgendo i preparativi a ritmo serrato: abito da sposa acquistato, inviti già stampati, pubblicazioni affisse, locale e pranzo per il ricevimento prenotati...insomma, siamo a buon punto. Quanto alla casa dei futuri sposi, sarà adiacente alla nostra, quindi il distacco non sarà traumatico. Un po' traumatici sono stati i lavori di ristrutturazione che sono stati necessari per far diventare un piccolo appartamento quello che prima era una parte non ancora rifinita di casa nostra. Dolci suoni di martelli pneumatici e seghe elettriche per il taglio delle piastrelle hanno accompagnato tutti i miei riposini (!) pomeridiani dai primi di giugno a questa parte. Ma ormai restano solo gli ultimi lavori di rifinitura, la collocazione degli infissi e delle porte e dovremmo aver finito.
Ovviamente, da quando è stata fissata la data, mi sono posta anche il problema di completare il corredo di mia figlia. Anche sotto questo aspetto siamo a buon punto e a questo argomento dedicherò un post a parte. Oltre a ciò che negli anni io avevo acquistato per Irene, mia figlia ha ricevuto in dono dalle nonne alcuni "pezzi" ricamati a mano da loro che senz'altro desidero mostrare su questo blog. Per la verità sarebbero degni di essere messi in mostra in qualche museo del ricamo, tanto sono belli e perfettamente eseguiti.
Ma torniamo terra terra, per il momento.
Un po' di tempo fa acquistai questo ... oggetto preconfezionato per la futura casa di mia figlia. Potrebbe essere usato come svuotatasche, portapane, portatovaglioli...il fatto è che, appena ho visto la tela a quadretti, non ho saputo resistere e così ho cominciato a ricamarlo a broderie suisse nella parte centrale. Solo a lavoro avanzato mi sono resa conto che sarebbe stato meglio montarlo a rovescio e ricamarlo sulle fiancate laterali, così da rendere il ricamo visibile qualunque cosa si voglia mettere dentro. Meno male che, manco a farlo apposta, il fidanzato di mia figlia, qualche sera fa, ha detto che gli occorrerà uno svuotatasche per poggiare chiavi e telefono appena arrivato a casa, senza rovinare i mobili. Io ho sgranato gli occhi e ho risposto: "Ce l'ho! Lo sto realizzando proprio in questi giorni!" Risata generale sulle mie doti telepatiche.
Sicuramente i ragazzi useranno come ingresso la grande portafinestra che abbiamo fatto realizzare nella cucina soggiorno e Irene ha scelto come colore dominante della biancheria e degli accessori per la cucina un luminosissimo arancione, un colore che ama da sempre. Quindi questo "oggetto", ormai ribattezzato svuotatasche, troverà posto sicuramente su un mobiletto accanto alla portafinestra.
Ecco un primo piano del ricamo. Spero che si riesca a vedere meglio. Volendo, un occhio esperto potrebbe riuscire anche a copiarlo.
Lo schema è ispirato a questo, de Le ricamine del giovedì, ma io l'ho leggermente semplificato. Pur essendo un lavoro tutto sommato semplice e rilassante, ha richiesto tempo, attenzione e la giusta dose di precisione. Che ne dite? Vi piace?