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sabato 10 aprile 2021

Maglione "Caldo soffio", finito!

Ricordate il progetto di cui vi ho parlato qui e qui? L'ho portato finalmente a termine! E ne sono completamente soddisfatta. E' il terzo maglione top down all'uncinetto che realizzo e questa volta sono riuscita ad evitare i piccoli difetti che c'erano negli altri due. Ho realizzato un collo anatomico, più scollato davanti e meno dietro, quindi niente difetto sul davanti.  Il corpo del maglione non è troppo aderente, nè troppo largo. Ho realizzato le maniche e il corpo del maglione con una linea leggermente svasata e ho rifinito i bordi a punto bubble inclinato così da richiamare il motivo dello sprone. Insomma, mi piace un sacco com'è venuto e come mi sta. Unico, piccolo neo: ormai è tardi per poterlo sfoggiare. Qui in Sicilia veleggiamo a tutta birra verso l'estate e il mio maglione dovrà aspettare buono buono dentro l'armadio fino al prossimo inverno che, se tutto procede come negli ultimi anni, arriverà come minimo a gennaio-febbraio 2022!

Ma bando alle ciance ed ecco le foto.


 
In questa foto, dalla quale si capisce bene la mia soddisfazione, si vede meglio il bordino a punto bubble.

E anche quest'iniziativa del Forum Isola creativa è stata un'ottima occasione per mettermi alla prova.

Adesso mi dedicherò a qualche ufo mollato a metà e poi vorrei realizzare qualche altro progetto indossabile in un filato estivo.

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Tutti i riferimenti al modello e i link ai videotutorial che ho seguito li troverete in questo post. Ho utilizzato circa 350 g di  filato misto angora della Alize e uncinetti di numeri differenti per lo sprone (3,5 mm), il corpo (3 mm) e le maniche (prima un n. 2,5 e poi, dal gomito in giù il n. 2). 

Il mio maglione su Ravelry.

domenica 4 aprile 2021

Auguri di Buona Pasqua 2021 e la mia piccola Via Crucis !

Lo so, è già sera. Mi scuso con tutti voi, ma non è un periodo facilissimo per me. Prima di tutto, si è acuita fortemente la mia discopatia e stare in piedi, camminare e, peggio ancora, stare seduta per me è diventato molto difficile. Ho iniziato ad utilizzare un busto ortopedico che è diventato il mio fedele compagno  e che riesce, seppur lievemente, a darmi sollievo. In più, da circa dieci giorni, sto attraversando davvero una piccola, personale Via Crucis. Vabbé, vi racconto. Sono un' insegnante e, come sapete, in questo periodo ci stiamo vaccinando un po' tutti. Nonostante le paure, i dubbi, le morti sospette, vaccino ritirato, vaccino riautorizzato.... Confesso che anch'io avevo timore, ma la paura di prendere il covid a scuola era più forte. Solo una decina di giorni fa una mia alunna è risultata positiva . Santa mascherina ffp2 indossata come se fosse incollata al viso ci ha salvati tutti, docenti e compagni, ma la paura del contagio è stata tanta. Così ho deciso di vaccinarmi, senza se e senza ma.

La notte dopo la vaccinazione, fatta volutamente di venerdì pomeriggio per non perdere giorni di scuola,  un febbrone a 40°,  forti dolori articolari e un mal di testa terribile mi hanno sconquassata. Ma l'avevo messo in conto. Il tutto è durato due giorni. Il lunedì mattina, con le labbra gonfie per l' herpes, me ne sono andata al lavoro. Non mi sono preoccupata più di tanto. Il mio organismo, impegnato sul fronte vaccinale, ha abbassato la guardia sugli altri fronti ed ecco spuntare l'herpes. Erano secoli che non mi capitava, ma che vuoi che sia! Peccato che l'imprevisto, quello che non ti aspetti per niente, è dietro l'angolo.

Torno a casa con uno strano fastidio agli occhi. Mi guardo allo specchio e scopro con orrore che l'herpes mi è venuto anche nella sua forma oftalmica. Moooolto pericolosa! Quindi mi precipito dall'oculista che mi conferma la mia autodiagnosi e mi prescrive una terapia locale. Il mio medico di famiglia insiste per aggiungere una terapia per bocca e così inizia uno dei periodi più  difficili della mia vita. La malattia è fastidiosa e la terapia locale è dolorosissima. Ringrazio Dio e il mio medico perché la terapia sistemica ha impedito al virus di fare ancora più danni. Ma il maledetto ci ha provato. Ho passato notti in bianco con un dolore nevralgico al viso causato dal virus dell'herpes che, come si sa, alberga nei nostri gangli nervosi fin da quando abbiamo avuto la varicella. 

Adesso, finita la Settimana Santa, anche la mia  piccola Via Crucis sembra volgere al termine. I sintomi sono migliorati. L'unico, grosso sacrificio che ancora sto facendo è quello di stare accuratamente lontana dalla mia nipotina.  Pazienza pazienza pazienza! E pensare che aspettavo le sospirate vacanze pasquali per godermela un po'.

Finito il racconto delle mie traversie sanitarie, non volevo assolutamente che questa Pasqua solitaria, trascorsa in un isolamento che più isolato non si può, passasse senza fare gli auguri ai lettori del mio blog. Siete rimasti pochi, ma buoni e ci tengo a voi.

Quindi ecco i miei auguri, di cuore, di una Santa Pasqua e di un sereno Lunedì dell'Angelo! Con la speranza che questo periodo difficile per tutti finisca una volta e per sempre.


Immagine tratta dal web