Questo è un mio vecchio lavoro. Vecchio, ma non troppo. Lo realizzai per mia nipote,ora diciassettenne,quando aveva otto o nove anni. Mi aveva chiesto un maglione rosso e io decisi di farle un originale pullover con lavorazione jacquard. Come si diceva una volta. In questo periodo invece, va più di moda chiamare questa tecnica Fair Isle, dal nome delle isola di cui questo tipo di lavorazione è originaria.
Il maglione è lavorato bottom up, cioè dal bordo inferiore in su. Prima il davanti, poi il dietro, poi le maniche (io le lavoro sempre contemporaneamente sullo stesso ferro), fino all'inizio dello sprone. A quel punto le varie parti vengono lasciate in sospeso e, quando sono tutte giunte a questo punto, si montano sui ferri circolari oppure su un gioco di ferri (4 o 5 ferri dritti a doppia punta. Io ho usato questi ultimi) e si procede lavorando in tondo, sempre seguendo lo schema del disegno e distribuendo via via delle diminuzioni, fino ad arrivare al collo, che viene rifinito con un bordo elastico (1 m a diritto e 1 a rovescio). Io preferisco sempre chiudere il bordo con tre o quattro ferri di maglia tubolare (1 maglia a diritto e 1 maglia passata a rovescio senza lavorarla). I punti vengono infine chiusi con l'ago a punto maglia. Questo rende lo scollo più elastico rispetto a una normale chiusura dei punti con i ferri, e renderà molto più semplice infilare il maglione sulla testa.
Il modello è adattato da un modello per adulti pubblicato su un vecchissimo numero della rivista Bella. La ricordate? Era molto popolare negli anni '70. A me piaceva molto. Poi cominciò ad essere formata più da pagine pubblicitarie che da altro e allora smisi di acquistarla.
Appuntamento al prossimo post. Vi parlerò di un altro strepitoso swap organizzato sull'Isola creativa.