Qualche tempo fa, ho letto che una donna, in una sua giornata tipo, viene a contatto con ben 500 sostanze chimiche diverse, dei cui effetti sull'organismo mi sento autorizzata a pensare il peggio possibile, visto che la maggior parte di esse sono ottenute dagli scarti della lavorazione del petrolio. E così mi sono messa in testa di produrmi in casa la maggior parte dei prodotti che uso per le pulizie, per il bucato e perfino per l'igiene personale. Devo dire che io non mi sono mai fatta condizionare troppo dalla pubblicità, merito probabilmente di un corso monografico seguito ai tempi dell'Università, tenuto dal mio bravissimo professore di Glottologia. In pratica ci svelò un sacco di tecniche che la pubblicità usa per manipolare i consumatori e quindi, sgamate quelle, è diventato più facile per me non cascarci. Quindi non sono mai stata troppo legata alle marche e ai vari prodotti commerciali. Per dire, non mi è venuto per nulla difficile abituarmi a fare la spesa nei discount. Tra parentesi, spesso i prodotti dei discount sono prodotti negli stessi stabilimenti dei prodotti di marca. Le grandi aziende non vogliono perdere questa fetta di mercato e producono anche per i discount, risparmiando sugli imballaggi e sulla pubblicità. Ma c'è gente che storce il naso, dubitando della qualità dei prodotti. Io invece, provo i prodotti e se li trovo buoni continuo a comprarli. Inoltre, via via sono diventata sempre più sensibile alle problematiche ambientali. Mettiamoci pure che le entrate della famiglia hanno perso tanto in potere d'acquisto negli ultimi anni, e quindi l'esigenza di risparmiare non è affatto trascurabile. Ecco che, complice il web che ormai pullula di tutorial per farsi da sé in casa qualunque cosa, ho cominciato a sperimentare dei semplici prodotti per le pulizie, il bucato, l'igiene personale. E oggi posso dire di essere a buon punto su questo cammino di liberazione dai prodotti chimici industriali, con grande vantaggio della salute, dell'ambiente e del portafogli.
Il primo esperimento fu, già tre anni fa, lo sgrassatore all'arancia. Ingredienti: bucce d'arancia, meglio se di frutti biologici, e aceto. Tutorial per imparare a produrlo ce ne sono tanti. Io ho seguito
questo.
Lo uso appunto come sgrassatore in cucina, diluito per pulire i pavimenti in gres, ma si può usare anche per le pulizie in bagno perché è un potente disinfettante, deodorante, antimuffa e anticalcare. Certo non a tutti piace l'odore dell'aceto, ma va via presto perché è molto volatile. Recentemente ho trovato un'alternativa c: un pulitore in crema che si ottiene semplicemente mescolando bicarbonato e un po' di detersivo per piatti (meglio biologico ovviamente) fino ad ottenere una pasta morbida. In questo caso si può tranquillamente preparare al momento giusto la quantità che serve. Mettetelo su una spugnetta e puliteci le pentole incrostate, le padelle bisunte, le bistecchiere, il piano cottura e il lavello in acciaio e i sanitari in bagno. Il risultato è davvero stupefacente! Brilla tutto! Anche il bicarbonato disinfetta, deodora, è anti calcare, è molto economico e non inquina. Cosa volere di più?
Gli stessi ingredienti mi servono per caricare ogni sera la mia lavastoviglie: due cucchiai rasi di bicarbonato e un cucchiaino di sale fino nella vaschetta, faccio una fossetta al centro e ci metto dentro circa un cucchiaino di detersivo per piatti, mescolo un po' con un cucchiaino, chiudo la vaschetta e avvio il programma ecologico. Se manca il brillantante, non mi sogno neanche di usare quello del supermercato che usavo una volta. Uso invece l'aceto. E come deodorante uso le bucce dei limoni spremuti. Funzionano a meraviglia! Sia il detersivo che il brillantante. Come cura lavastoviglie basta usare solo aceto e fare un lavaggio a vuoto ad alta temperatura ogni mese. Praticamente ormai di specifico per la lavastoviglie compro solo il sale. Punto. Mentre prima spendevo un botto.
Andiamo in lavanderia. Ho autoprodotto e sto usando un detersivo liquido per lavatrice che è efficace, costa pochissimo e dura per mesi! Ho visto il tutorial di Titti e Flavia nel programma Detto Fatto su Rai2 tanto tempo fa. All'inizio ero titubante, poi ho provato e sono davvero soddisfatta.
Il barattolone è pieno di detersivo concentrato, il flacone invece è pieno di detersivo diluito. Sì perché questo detersivo si diluisce: 300 g in 4 litri d'acqua.
L'ho fatto per la prima volta i primi di marzo e l'ho finito la settimana scorsa, avendone pure regalato due flaconi a mia madre. Pensate un po'! Purtroppo non trovo il tutorial di Titti e Flavia sul web, ma ho trovato
questo che è molto simile. Magari, se vi interessa, copio la ricetta.
E come ammorbidente uso semplicemente aceto bianco. L'odore non si sente affatto sui capi lavati e asciutti e l'azione anticalcare dell'aceto rende il bucato morbido.
Ieri ho trovato anche un
tutorial di Lucia Cuffaro per fare l'ammorbidente con l'acido citrico. Proverò anche questo.
E mi riservo di dare una possibilità anche a
questo, con bicarbonato e aceto di mele.
Per i vetri: acqua e alcool. In uno spruzzino di riciclo metto un dito di alcool e lo riempio con acqua. Spruzzo, pulisco con un panno e asciugo con fogli di giornale. Trucco vecchio e decrepito, ma sempre valido. A meno che non vi forniate di queste favolose
spugne lavavetri: una lava e una asciuga. E io mi trovo molto bene. Solo che ci posso fare un balcone alla volta perché poi la spugna chiara si bagna e addio asciugatura. ma tanto io non mi sogno nemmeno di pulire tutti i vetri di casa in una volta e perciò va bene così.
Per i pavimenti molto sporchi: un secchio d'acqua calda, una bella spruzzata di aceto, una di alcool e due o tre gocce di detersivo per piatti. A meno che io non trovi la voglia di prendere la scopa elettrica a vapore, nel qual caso uso solo acqua. Ma siccome è pesantuccia e la mia schiena poi protesta, la uso una volta tanto.
Passiamo ai prodotti per l'igiene personale: bagnoschiuma fai da te. Fino a questo momento ho provato
questo, usando lo stesso identico sapone, che è naturale e totalmente vegetale. Seguendo il procedimento il prodotto risulta un po' viscoso.Ma pulisce che è un piacere e lascia la pelle morbidissima. Figuratevi che non uso più creme per il corpo. Meglio! Altre schifezze chimiche che risparmio alla mia pelle. Per risolvere il problema dell'eccessiva viscosità proverò ad aggiungere qualche cucchiaino di bicarbonato. Un'ottima alternativa? Usare il sapone tal quale e via.
E i capelli? Li lavo da tempo con solo bicarbonato e nell'acqua dell'ultimo risciacquo metto un paio di cucchiai di aceto. Ciò permette di ristabilire il ph acido della cute e chiude le squame dei capelli eliminando al contempo ogni residuo di tutte le schifezze chimiche che abbiamo usato precedentemente. I capelli vengono lucidi, morbidi e siccome non sono troppo sgrassati, la cute non reagisce producendo una tonnellata di sebo e quindi i capelli restano puliti più a lungo.
Personalmente sconsiglio lo shampoo con farina di ceci. So che c'è chi lo usa regolarmente e si trova bene, ma io lo trovo troppo sgrassante e sui miei capelli non andava affatto bene. Li rendeva un po' stopposi e difficili da pettinare. Cosa che invece non mi succede affatto col bicarbonato. Altro vantaggio di quest'ultimo: è antimicotico, quindi antiforfora. Al secondo shampoo mio marito si è sbarazzato del problema.
Infine oggi ho provato un deodorante naturale, ma questo prodotto è ancora in fase di prova quindi vi aggiornerò in seguito.
Mi è scappata la pubblicazione del post prima del tempo, quindi scusatemi se manca qualcosa. Cercherò di aggiornare il post con altre foto. Intanto fatemi sapere se provate anche voi ad autoprodurre e come vi trovate.
A presto!