martedì 8 aprile 2025

Copertina "Zucchero filato"

Avete presenti quegli enormi fiocchi di zucchero filato rosa che vendono alle fiere o alle feste di paese? Ecco, questa copertina mi ricorda proprio quelli. Ma mi ricorda anche le guanciotte rosa della bimbetta per la quale l' ho lavorata. Eh sì...avete indovinato! La piccola di mia nipote è nata! Si chiama Ginevra ed è bellissima! Un angioletto tutto rosa, soffice soffice, che ha fatto la felicità di tutta la famiglia.

La copertina è della misura giusta per la carrozzina e quindi anche per la culletta della clinica dove ha fatto la sua bella figura riscuotendo grande successo. È stata ammirata da tutti soprattutto perché il punto che ho scelto è un  insolito e particolare. Nessuno può sospettare quanti campioncini di punti diversi io abbia fatto prima di sceglierlo. Un'infinità! Ma non li ho mica buttati. Ci ho confezionato diversi vestitini per le bambole di mia nipote. Odio sprecare. 😅😅😅

Ma bando alle ciance! Vi mostro subito la copertina "Zucchero filato".


Osservate il punto. È tridimensionale, né troppo compatto , né troppo traforato. Mi piace veramente tanto. È così bello che la fa da protagonista e perciò come bordo ho scelto una semplice fascia a maglia bassa.


Troverete il videotutorial che ho seguito per imparare il punto cliccando qui.


Non è l' unica copertina che ho fatto per Ginevra. Ne ho fatta anche un'altra, più grande e impegnativa. Ma ve ne parlerò in uno dei prossimi post.

giovedì 27 marzo 2025

Scialle Coda di drago bicolore a maglia

Dovevo fare un regalo di compleanno ad una mia cugina piuttosto freddolosa. Cosa poteva andare  meglio di uno scialle? Così ho pensato ad uno scialle a maglia modello coda di drago. È pratico, non ingombrante ma avvolgente. Si può indossare sotto o sopra il cappotto. Insomma, è un capo versatile e modaiolo.
Mia cugina ama molto il grigio ma il filato che avevo non era sufficiente, così ho deciso di alternare il filato grigio con uno viola dello stesso tipo, un misto alpaca caldo e molto morbido ma di buona consistenza.
Ecco com'è venuto il mio scialle Coda di drago.

La particolare lavorazione e l'alternarsi dei colori dà allo scialle un fascino particolare nonostante sia lavorato a semplice punto legaccio alternato a righe di foretti.
E poi, vi assicroche tiene caldissimo.



Il tutorial che ho seguito, molto chiaro e ben spiegato è questo, di Lana, ferri e fantasia.

giovedì 20 marzo 2025

Sophie scarf

Un lavoro che sembrava facile facile ma che mi ha fatto penare un po'. Ultimamente non facevo altro che imbattermi in post e tutorial che mostravano questa piccola e sottile sciarpina legata intorno al collo. Utile da mettere con i maglioni girocollo per me che sono freddolosa e anche un po' predisposta a soffrire di mal di gola. Così ho pensato di utilizzare un bel gomitoli di filato color senape che avevo già tra le mie corpose riserve di filato per farmene una. Tra l'altro questo pattern mi dava anche l'opportunità di imparare qualcosa di nuovo: il bordo I cord. Detto fatto, lo confesso, non ho seguito il pattern originale di PetiteKnit bensì ho seguito uno dei tantissimi videotutorial disponibili su YouTube. Ho preferito quello di Sofia Vettori che ringrazio per la chiarezza.

Peccato che io sia stata un po' distratta e abbia fatto un errore nel contare i giri. La mia sciarpina ventina luuuuuuunga luuuuuuunga e streeeeetta streeeeetta. Per fortuna ho capito l'errore: contavo i giri sul bordo I cord e non sul corpo della sciarpa e, siccome l'I cord viene lavorato un giro sì e uno no, praticamente facevo gli aumenti ogni 28 giri invece che ogni nove. Ecco spiegato il motivo per cui la sciarpina cresceva molto in lunghezza e poco in larghezza. Vai Penelope! Disfa e rifai! Finalmente la sciarpa cominciava ad avere la giusta forma.

Il risultato finale mi è piaciuto tantissimo. È una sciarpa pratica, calda, facile da abbinare. Si può portare avvolta due volte intorno al collo...

...oppure solo una volta.
Il bordino I cord dà alla sciarpina un aspetto curato e rifinito e impedisce l'eccessivo allungamento caratteristico del punto legaccio. 


sabato 8 marzo 2025

Auguri!

 


lunedì 3 marzo 2025

Maglione bicolore all'uncinetto "Virtuoso"..

Finito il primo baktus "Caldo autunno", mi era rimasto del filato. Inoltre, mettendo ordine fra la mia abbondante riserva di filati, ho trovato dei gomitoli avanzati del bellissimo filato color antracite utilizzato diversi anni fa per fare lo splendido scialle Haruni. Ho deciso di utilizzarli entrambi per realizzare un modello della Fata tuttofare: il maglione Wintry. 

Io però il mio l' ho chiamato Virtuoso perché mi sono sentita moooolto virtuosa nel lavorare questo bellissimo capo all'uncinetto senza spendere un solo centesimo e, per giunta, smaltendo un po' di filato ammucchiato nell'armadio della mia craft room. 



I filati però erano più sottili rispetto a quelli utilizzati dalla Fata e quindi ho dovuto fare sostanziosi adattamenti al pattern. Inoltre, ho utilizzato una rifinitura del bordo del maglione e dei polsini che ho imparato grazie ad un video di Urban crochet, una Youtuber con uno stile assolutamente personale e particolare. Ringrazio quindi lei e Maria Grazia del canale Fata tuttofare.

Cliccando qui troverete il chiarissimo videotutorial della Fata per realizzare il vostro maglione Wintry. Mentre questo è il tutorial di Urban crochet per lavorare i bordini qualora li voleste fare come i miei.


giovedì 20 febbraio 2025

Baktus all' uncinetto "Caldo autunno", variante.

Devo proprio raccontarvi cos'è successo al mio baktus "Caldo autunno". L' ho utilizzato molto perché teneva caldo, era pratico e comodo, non ingombrante.

Bene, una sera ero in giro con mia sorella e c'era brutto tempo e indossavo il mio baktus sopra il cappotto. Camminavamo a braccetto sotto l'ombrello e di corsa abbiamo raggiunto la macchina al parcheggio e siamo tornate a casa. E lì mi sono resa conto di non avere più il mio baktus. L'avevo perso per strada!

Non mi sono data per vinta e, avendo ancora della lana uguale, ho deciso di rifarlo. Ma non l' ho replicato identico. Il tutorial di riferimento è sempre lo stesso, quello di Oana Oros. Ma io ho realizzato una variante del punto. Non ho fatto i punti incrociati per tutte le righe bensì ho alternato una riga a punti alti incrociati e una riga a punti alti semplici. Il perché lo capirete leggendo il prossimo post 

E così, ringraziando la mia abitudine di comprare sempre filato in abbondanza, ho riavuto il mio baktus "Caldo autunno".




sabato 8 febbraio 2025

Baktus "Caldo autunno'

Lo scorso autunno ho comprato un filato sfumato talmente bello e morbido che l' ho preso in più colori. È un misto mohair molto sottile e quindi ho scelto di realizzare un progetto all' uncinetto che mi è sempre piaciuto. Si tratta di un baktus che ho visto sul canale di Oana Oros già diversi anni fa ma non avevo mai trovato un filato che mi piacesse davvero e che considerassi adatto a valorizzare il progetto, semplice ma molto bello.

Ma questo filato... appena l' ho visto ho detto: è lui! E così, finalmente ho iniziato il baktus di Oana. (Click sulla parola colorata per vedere il tutorial)

Il lavoro procedeva velocissimo perché il punto è semplice e il filato piacevole da lavorare. Pensate che l' ho finito in cinque giorni lavorandoci solo la sera.

Eccolo qua!




È arrotondato e non a punta per mia scelta. Lungo un metro e cinquanta e largo una quarantina di cm quindi sufficientemente grande da essere indossato come un classico baktus, avvolto due volte intorno al collo.
L'ho indossato ieri e mi ha riparata meravigliosamente dal vento freddo. I colori sono molto più delicati rispetto a come li vedete in foto. Mi piace veramente molto. E il bello è che il filato rende parecchio e con quello che mi è rimasto, associando ad un'altra rimanenza di filato che avevo in casa, ho realizzato un altro meraviglioso progetto di cui vi parlerò in uno dei prossimi post. Ma prima dovrò scrivere il seguito di questo post per raccontarvi cos'è successo a questo scialle caldo e comodo dopo avermi scaldato per tutto l' inverno. 



mercoledì 29 gennaio 2025

Biscornu e trova forbici ricamati a broderie suisse.

Non amo la corsa ai regali natalizi; e prediligo di gran lunga realizzarli a mano. E sfido chiunque a non riconoscere che i regali fatti a mano abbiano una marcia in più. 

Ogni anno mi ripropongo di iniziare presto ma poi .. Quest'anno ho realizzato un solo regalo handmade, quello destinato alla mia seconda sorella, e mi ci è voluto un po' di tempo ma soprattutto tanta precisione.  Chiunque, anche se non ama cucire, almeno ogni tanto un ago in mano è costretto a prenderlo, non fosse altro per rammendare qualche calzino o attaccare un bottone. È il caso di mia sorella. Allora ho  pensato di realizzare per lei uno di quei puntaspilli dalla costruzione molto originale che, nel mondo delle crocettine, viene chiamato biscornu. E con la stessa costruzione ho realizzato anche un piccolo trova forbici. 



Solo che non ho ricamato il biscornu a punto croce ma a broderie suisse copiando il disegno da una foto trovata su Pinterest. Forse ingrandendo la mia foto potreste riuscire a fare altrettanto. Ho dimenticato di scattare una foto al retro del biscornu. Al centro del retro ho ricamato lo stesso motivo del trova forbici.

Mia sorella ha apprezzato il regalo ma sapete dove ha messo il trova forbici? L'ha attaccato al telefonino per trovarlo più facilmente nella borsa! 😅😅😅


domenica 5 gennaio 2025

I dolci siciliani delle feste natalizie: i buccellati!



I buccellati di papà, aggiungo io. Perchè tra un buccellato qualunque e i buccellati che faceva ogni anno mio padre ce n'è di differenza!

Papà era un cuoco, un cuoco all'antica, che non si faceva chiamare chef, primo perché ai suoi tempi non usava, secondo  perché non aveva un ristorante bensì un grande laboratorio in cui, antesignano del moderno catering, per tanti anni, insieme al suo socio e ai loro collaboratori,  ha allestito banchetti per feste di tutti i tipi, dal più piccolo e meno impegnativo a quello con 400 invitati. In gioventù aveva fatto il panettiere, aveva lavorato in un'industria dolciaria, era un bravissimo pasticciere...poi, insieme ad un collega, aprì un laboratorio in proprio che si occupava appunto di banchetti e forniture per tantissimi bar e locali del territorio.  Negli anni Ottanta, insieme al suo socio, cui lo univa un affetto fraterno, aprì anche un bar e portò avanti l'attività finché i suoi problemi di salute glielo permisero. Poi cedette la sua quota societaria al suo socio e andò in pensione. Ma  aveva esperienza da vendere e quella sua esperienza la mise a disposizione della famiglia deliziandoci con i suoi manicaretti e allestendo tutti i banchetti di compleanno e ricorrenze varie per le figlie e i nipotini che adorava. 
Non mancavano feste natalizie in cui, dopo aver preparato personalmente nel corso dell'anno, i tradizionali  ingredienti per il ripieno (la composta di pere, le bucce d'arance candite, i fichi secchi), non si mettesse nella sua attrezzatissima cucina a produrre chili e chili di meravigliosi e profumatissimi buccellati che, puntualmente, regalava anche a parenti e amici e che, purtroppo per me, erano talmente buoni da farmi prendere almeno tre chili all'anno. Valli a smaltire poi! Ma come resistere ai buccellati di papà?
Ormai papà non c'è più. Quelle che stiamo passando  sono  le seconde senza di lui e senza mamma. Le feste ormai sono velate di tristezza  per me, per tutta la famiglia. Ma una cosa non ho voluto che mancasse sulla nostra tavola delle feste: un vassoio di buccellati fatti con  la ricetta  di papà. Non saranno mai buoni come i suoi dato che io, per abbreviare i tempi, uso ingredienti acquistati e non preparati da me. Ma diciamo che, nel complesso, l'illusione che in cucina ci fosse ancora lui a sfornare buccellati, sono riuscita a darla.



La ricetta originale di mio padre la trovate qui sul blog in questo post. Io però quest'anno (papà mi perdoni) ho utilizzato la ricetta della pasta frolla all' olio di Benedetta Rossi.

E concludo augurando a tutti una felice Epifania!  

mercoledì 1 gennaio 2025

Buon anno!


Pant pant ...di corsa, in pieno stile Bianconiglio, arrivo sul blog appena in no tempo per farvi gli auguri per un felice anno nuovo! Oggi è stata una giornata faticosa ma pienissima di gioia, affetto, famiglia, buon cibo, tombola e divertenti giochi di carte. Ormai la casa dei nonni, quella calda che profuma dei buoni cibi tradizionali delle feste è la mia. Ed è qui da me che si è riunita tutta la mia famiglia, o meglio, quello che ne rimane. 

È la vita. Gli anni passano e le cose cambiano. Ricordo  i gioiosi Capodanni trascorsi a casa dei miei nonni insieme a tutti gli zii.  Poi, dopo che prima nonna e poi nonno ci hanno lasciati, il testimone è passato ai miei genitori e la loro grande casa è diventata il luogo delle grandi riunioni di famiglia. Piano piano purtroppo quasi tutti gli zii e le zie sono volati in cielo. E infine anche i miei genitori. Ora è il nostro turno, mio e di mio marito. Ora siamo noi i nonni. Ed è a casa nostra che dobbiamo creare bei ricordi per la nostra nipotina. Lei è stata così felice oggi. Anche se ha solo quattro anni è già in grado di leggere i numeri e di giocare a tombola. Che deliziosa bambolina! È la mia, la nostra gioia. È lei il centro della nostra vita e non finirò mai di ringraziare Dio per averci fatto questo grandissimo dono.