mercoledì 28 agosto 2019

Swap Zucche, zucchine, zuccone.



Sono aperte le iscrizioni per il prossimo swap sul forum Isola creativa. E' lo swap d'autunno perciò abbiamo scelto un tema di stagione: le zucche. Si tratta di spedire ad un'abbinata segreta un handmade e un oggetto acquistato che siano inerenti al tema. La tecnica per realizzare l'handmade è assolutamente libera. Iscrizioni entro domenica prossima e spedizioni entro il 10 ottobre.
Fatevi tentare ed iscrivetevi, dai! Basta cliccare sul link qui sopra ma, se non lo siete già, bisogna prima iscriversi a forumfree.

sabato 17 agosto 2019

Maglia estiva ai ferri: Cancun boxy lace top

Finita! E' stato un lavoro molto piacevole, a parte il caldo che a volte m'impediva di tenere il lavoro sulle gambe. E non mi ha mai annoiata perché i punti si alternano spesso.

Ecco la maglia indossata. Rispetto al modello originale io 'ho voluta  più  lunga e comoda. Ho realizzato una scollatura più profonda e una rifinitura a legaccio sugli scalfi delle maniche.


In questa foto si vedono i vari punti che si alternano: una fascia a maglie scivolate, una a foretti, un punto traforato a griglia che, ho scoperto di recente, le magliste russe chiamano punto a croce bulgara, e infine il traforatissimo punto turco.

In quest'ultima immagine, spero, si vede la particolarità del filato che ha un filo di viscosa che, insieme al cotone,  dà un bell'effetto lucido/opaco.

Spiegazioni in inglese su ravelry: Cancun boxy lace top di Erin Kate Archer.
https://www.ravelry.com/patterns/library/cancun-boxy-lace-top

giovedì 15 agosto 2019

Buon Ferragosto!

immagine tratta dal web

mercoledì 7 agosto 2019

Spaghetti di zucchine

Sono più di  quattro anni ormai che seguo una dieta vegetariana e per di più senza latticini. Un po' per necessità, data la mia intolleranza al latte e ai suoi derivati, un po' per scelta sia salutistica che etica. Non ne ho mai parlato sul blog perché penso che le scelte alimentari siano assolutamente personali e perché non voglio assolutamente alimentare né partecipare ai  dibattiti sterili fra vegani e onnivori che vedo spesso in rete o in tv, spesso infarciti di insulti e che, francamente, mi danno molto fastidio. Io penso che ognuno debba essere e sentirsi libero di alimentarsi come crede. L'importante è stare bene, ascoltare il proprio corpo e informarsi. E se si decide di optare per diete vegetariane o vegane stare attenti ad  apportare le opportune sostituzioni  in modo da non incorrere in carenze. 
Personalmente l'ho fatto. E' stato un percorso  graduale che è ancora in corso (non escludo che in futuro io possa anche diventare vegana) e il mio organismo ne ha beneficiato tantissimo. Non sto qui a dirvi le patologie terribili che avevo a causa di un'alimentazione che non faceva per me e di cui mi sono liberata grazie alla virata che ho dato al mio stile alimentare. Ma vi assicuro che il mio medico personale, specializzato in gastroenterologia, che mi ha sempre seguita, non credeva ai suoi occhi. Ma ha dovuto...perché sono passati anni e le mie patologie sono scomparse e non sono più tornate. Una fra tutte, l'ipertensione di cui soffrivo da dieci anni. E dire che questa è considerata una malattia inguaribile. E non sono incorsa in nessuna delle carenze e delle disgrazie che gli onnivori in genere predicono ai vegetariani e ai vegani. Le mie analisi sono perfette, migliori di quand'ero onnivora e avevo un apparato digerente che non digeriva nulla. 
Con questo non sto consigliando a tutti di fare come me. Niente affatto. Io penso che ogni organismo sia unico e una dieta o una terapia che va bene per una persona non è detto che vada bene per un'altra.  Chi sta bene fisicamente e psicologicamente con una dieta onnivora...continui pure. L'importante è che non senta il bisogno di fare prediche a me e a chi come me ha fatto altre scelte. 
Perdonatemi quindi se vi anticipo fin d'ora che eliminerò qualsiasi commento polemico o critico a questo post. Non ho mai eliminato un commento in dieci anni di blog, ma ripeto che il dibattito con chi non condivide la mia scelta alimentare, sul mio blog, non è  aperto. Io rispetto le scelte altrui e desidero che gli altri rispettino le mie.
A che pro questo post allora?
Volevo semplicemente dare un minimo di spiegazione al fatto che, ormai da anni, su questo blog non trovate più ricette a base di carne, pesce e formaggi. Ogni tanto ne cucino ancora qualcuna per mio figlio e mio marito, che pur gradendo le ricette vegetariane e vegane continuano a mangiare carne e pesce ogni tanto, ma per me cucino solo fresche e leggere ricette vegetariane e spesso vegane.

Oggi voglio parlarvi degli spaghetti di zucchine. Si tratta di una ricetta vegana e crudista dato che le zucchine si usano crude. Attenzione, è una ricetta che si presta a tante varianti. Questa mi è riuscita particolarmente bene. Non sarò precisa nell'indicare le quantità. Si va un po' a gusto.

Spaghetti di zucchine

Prendete delle zucchine genovesi, lavatele e spuntatele, ma non togliete la buccia. Poi tagliatele a mo' di spaghetti. Faccio una parentesi. C'è chi, per fare questo lavoro una un attrezzo chiamato spiralizzatore. Ottimo, ma secondo me se ne può fare a meno. Io uso semplicemente una grattugia a fori larghi, la metto appoggiata al tavolo in orizzontale e passo le zucchine sui fori della grattugia tenendo anch'esse  in orizzontale. Escono fuori dei magnifici "spaghetti", non lunghissimi, ma anzi più pratici da mangiare. Come li condisco? Li salo e aggiungo un po' di peperoncino, poi vado in giardino e raccolgo un po' di erbe aromatiche. Vanno benissimo prezzemolo, basilico e menta. Quindi aggiungo pomodori secchi sott'olio tagliati a pezzettini, olive nere denocciolate e tagliate a pezzetti. Poi  trito una bella manciata di mandorle (anche con tutta la pellicina, non è un problema) e le aggiungo. Infine sul tutto strizzo un po' di succo di limone. Mescolo il tutto e, se è possibile, faccio riposare. Durante il riposo le zucchine assorbono tutti i sapori e gli odori e diventano stra buone!

Ripeto, questa è una ricetta che si può variare. Ad esempio ho usato anacardi al posto delle mandorle. Li ho fatti anche con i pomodorini freschi al posto dei pomodori  secchi. Ho variato le erbe. Se li ho aggiungo i capperi sottaceto o i cetriolini a pezzetti. Vengono sempre buoni. Io lo mangio come contorno, ma a volte anche come primo.
Quindi, non vi fate venire i dubbi sul fatto che le zucchine sono crude e provatele. Vedrete che saranno una piacevole sorpresa.


giovedì 1 agosto 2019

Cancun boxy lace top w.i.p.: una maglietta super traforata ai ferri.

Avevo in casa da decenni otto gomitoli di un filato particolare: un misto cotone e viscosa color glicine. Molto bello con il  suo lieve effetto opaco-lucido, ma un po' spesso per i miei gusti. Pesante per essere lavorato all'uncinetto e anche lavorato a maglia veniva fuori una consistenza troppo pesante per il clima estivo della mia zona. E d'altra parte otto gomitoli erano pochi per realizzare un capo a maniche lunghe. Ecco perché ho tenuto in attesa questo filato per tanti, tanti anni senza sapere cosa farne. 
Ma adesso mi sono messa in testa che il mio stash  (riserva di filati) deve essere smaltito. E così ho messo gli occhi sul quegli otto gomitoli e mi sono messa alla ricerca di un modello adatto.
Non so quante ore di ricerche su Pinterest e su Ravelry, e un po' di consigli da parte delle amiche del forum Isola creativa,  mi hanno portata a scegliere questo  modello: Cancun boxy lace top di Erin Kate Archer.
Il lavoro è in corso, ma non vedevo l'ora di mostrarvelo. Il modello originale è corto, io invece sto realizzando una maglietta più lunga. La designer ha scelto una serie di punti traforati che nella maglietta si alternano intervallati sempre da quattro giri a legaccio. L'effetto è molto traforato e credo  che ciò compensi la pesantezza del filato e dia una bella ariosità al modello. Che poi era proprio quello che cercavo.


Ho già finito il dietro della maglietta e ho iniziato il davanti. Sto studiando il modo di creare una scollatura un po' più profonda sul davanti perché sinceramente lo scollo a barchetta del modello originale mi sembra un po' soffocante. Vedremo...

Nella foto vedete la mia postazione di lavoro estiva. Siamo davanti al divanetto della cucina dove abitualmente lavoro nelle altre stagioni, ma che in estate viene abbandonato a causa del caldo in favore della mia sdraio, che mi aiuta anche a sopportare i miei mal di schiena. Nella foto la intravedete in primo piano. A sinistra si vede il pc portatile che mi permette di navigare in internet mentre lavoro a maglia. A destra invece vedete un pacchetto giallo. Sono le mie inseparabili e indispensabili salviette antizanzare. Non potrei vivere senza repellenti contro le zanzare. Sono il mio incubo!