domenica 31 maggio 2020

Albero di Pasqua

Oggi è Pentecoste. Sono in tempo, prima di mettere via i decori,  per mostrarvi il mio primo Albero di Pasqua dato che il tempo di Pasqua termina proprio a Pentecoste. E' la prima volta che realizzo un Albero di Pasqua a casa mia. Lo desideravo da tanto tempo e quest'anno, complice la quarantena, ci sono finalmente riuscita.
Niente di speciale, manca sicuramente qualche decorazione (uno degli ovetti ce l'ho ancora in lavorazione, da prima dell'arrivo della nipotina), ma mi sembra un buon inizio. Per fare gli ovetti imbottiti ho utilizzato stoffe di riciclo o avanzi di stoffine conservati da tantissimo tempo, cartoncino, un po' d'imbottitura, pizzi, nastri e decorazioni che avevo in casa.
Come supporto dell'albero ho deciso di usare...la mia damigiana degli avanzi di lana. (Vi ho mai detto che conservo i gomitolini di lana avanzati in una damigliana e in un grande barattolone di vetro da 10 litri? Mi piace averli a portata di sguardo).

Ecco "l'albero", due rami di potatura di uno dei miei alberi  di pere, ancora adorno solo di alcune mollettine di legno decorate da graziosi fiorellini arancione.


Piano piano ho realizzato i vari  ovetti imbottiti e li ho appesi ai rami. Il risultato mi è piaciuto tantissimo. Però...mai che stessero girati per il verso giusto, oh!

 Ecco i vari ovetti in primo piano.







Vi piacciono?

Scusate se qualche foto è sfocata. Sono proprio una frana, ma devo dire anche che è difficile fotografare oggetti che penzolano e oscillano. 


Mi sono ispirata a questi due video: il primo è di Eli crea e il secondo è di Veronica B e poi, per le decorazioni mi sono lasciata guidare dal mio gusto.

Per primi ovetti che ho fatto ho usato la colla a caldo. Poi ho esaurito la colla e allora ho continuato facendo tutto a mano con ago e filo.

Bene, il mio alberello mi ha fatto compagnia fino ad oggi. Domani però i suoi decori partiranno per una destinazione lontana, perché in realtà sono stati ideati e realizzati per essere donati.
Ma questa è un'altra storia e ve ne parlerò in un altro post.

sabato 23 maggio 2020

Giornata della legalità



Oggi, anniversario della strage di Capaci,  è la giornata della legalità. Io ho appeso il mio lenzuolo bianco al balcone già da stamattina. Il flash mob è alle 18:00, ma io non ho voluto aspettare. Da 28 anni il 23 maggio rivivo quel giorno ed è terribile. Non riesco a rivedere le immagini.
Ci credete che dopo la strage di Capaci  io non riuscii a vestirmi con colori vivaci per tanti giorni? Quando si dice il lutto nel cuore...
Io ammiravo profondamente il giudice Falcone. Per noi giovani di quel tempo rappresentava la speranza  in un riscatto della nostra terra, in un futuro di libertà dalla mafia. Si sapeva che rischiava tantissimo ma, quando successe quello che successe, la rabbia e il dolore per me furono terribili. Quando poi ci fu l'attentato a Borsellino urlai e piansi. Avevano ucciso due uomini valorosi. Non erano i primi e non furono gli ultimi uomini valorosi caduti per mano della mafia, ma loro erano dei simboli, dei punti di riferimento.
Non saranno mai dimenticati, a differenza di quegli infami criminali che li hanno uccisi in quel modo atroce e, lasciatemelo dire, anche di quegli ominicchi dai colletti bianchi che, nell'ombra,  hanno tramato alle loro spalle.