sabato 8 febbraio 2025

Baktus "Caldo autunno'

Lo scorso autunno ho comprato un filato sfumato talmente bello e morbido che l' ho preso in più colori. È un misto mohair molto sottile e quindi ho scelto di realizzare un progetto all' uncinetto che mi è sempre piaciuto. Si tratta di un baktus che ho visto sul canale di Oana Oros già diversi anni fa ma non avevo mai trovato un filato che mi piacesse davvero e che considerassi adatto a valorizzare il progetto, semplice ma molto bello.

Ma questo filato... appena l' ho visto ho detto: è lui! E così, finalmente ho iniziato il baktus di Oana. (Click sulla parola colorata per vedere il tutorial)

Il lavoro procedeva velocissimo perché il punto è semplice e il filato piacevole da lavorare. Pensate che l' ho finito in cinque giorni lavorandoci solo la sera.

Eccolo qua!




È arrotondato e non a punta per mia scelta. Lungo un metro e cinquanta e largo una quarantina di cm quindi sufficientemente grande da essere indossato come un classico baktus, avvolto due volte intorno al collo.
L'ho indossato ieri e mi ha riparata meravigliosamente dal vento freddo. I colori sono molto più delicati rispetto a come li vedete in foto. Mi piace veramente molto. E il bello è che il filato rende parecchio e con quello che mi è rimasto, associando ad un'altra rimanenza di filato che avevo in casa, ho realizzato un altro meraviglioso progetto di cui vi parlerò in uno dei prossimi post. Ma prima dovrò scrivere il seguito di questo post per raccontarvi cos'è successo a questo scialle caldo e comodo dopo avermi scaldato per tutto l' inverno. 



mercoledì 29 gennaio 2025

Biscornu e trova forbici ricamati a broderie suisse.

Non amo la corsa ai regali natalizi; e prediligo di gran lunga realizzarli a mano. E sfido chiunque a non riconoscere che i regali fatti a mano abbiano una marcia in più. 

Ogni anno mi ripropongo di iniziare presto ma poi .. Quest'anno ho realizzato un solo regalo handmade, quello destinato alla mia seconda sorella, e mi ci è voluto un po' di tempo ma soprattutto tanta precisione.  Chiunque, anche se non ama cucire, almeno ogni tanto un ago in mano è costretto a prenderlo, non fosse altro per rammendare qualche calzino o attaccare un bottone. È il caso di mia sorella. Allora ho  pensato di realizzare per lei uno di quei puntaspilli dalla costruzione molto originale che, nel mondo delle crocettine, viene chiamato biscornu. E con la stessa costruzione ho realizzato anche un piccolo trova forbici. 



Solo che non ho ricamato il biscornu a punto croce ma a broderie suisse copiando il disegno da una foto trovata su Pinterest. Forse ingrandendo la mia foto potreste riuscire a fare altrettanto. Ho dimenticato di scattare una foto al retro del biscornu. Al centro del retro ho ricamato lo stesso motivo del trova forbici.

Mia sorella ha apprezzato il regalo ma sapete dove ha messo il trova forbici? L'ha attaccato al telefonino per trovarlo più facilmente nella borsa! 😅😅😅


domenica 5 gennaio 2025

I dolci siciliani delle feste natalizie: i buccellati!



I buccellati di papà, aggiungo io. Perchè tra un buccellato qualunque e i buccellati che faceva ogni anno mio padre ce n'è di differenza!

Papà era un cuoco, un cuoco all'antica, che non si faceva chiamare chef, primo perché ai suoi tempi non usava, secondo  perché non aveva un ristorante bensì un grande laboratorio in cui, antesignano del moderno catering, per tanti anni, insieme al suo socio e ai loro collaboratori,  ha allestito banchetti per feste di tutti i tipi, dal più piccolo e meno impegnativo a quello con 400 invitati. In gioventù aveva fatto il panettiere, aveva lavorato in un'industria dolciaria, era un bravissimo pasticciere...poi, insieme ad un collega, aprì un laboratorio in proprio che si occupava appunto di banchetti e forniture per tantissimi bar e locali del territorio.  Negli anni Ottanta, insieme al suo socio, cui lo univa un affetto fraterno, aprì anche un bar e portò avanti l'attività finché i suoi problemi di salute glielo permisero. Poi cedette la sua quota societaria al suo socio e andò in pensione. Ma  aveva esperienza da vendere e quella sua esperienza la mise a disposizione della famiglia deliziandoci con i suoi manicaretti e allestendo tutti i banchetti di compleanno e ricorrenze varie per le figlie e i nipotini che adorava. 
Non mancavano feste natalizie in cui, dopo aver preparato personalmente nel corso dell'anno, i tradizionali  ingredienti per il ripieno (la composta di pere, le bucce d'arance candite, i fichi secchi), non si mettesse nella sua attrezzatissima cucina a produrre chili e chili di meravigliosi e profumatissimi buccellati che, puntualmente, regalava anche a parenti e amici e che, purtroppo per me, erano talmente buoni da farmi prendere almeno tre chili all'anno. Valli a smaltire poi! Ma come resistere ai buccellati di papà?
Ormai papà non c'è più. Quelle che stiamo passando  sono  le seconde senza di lui e senza mamma. Le feste ormai sono velate di tristezza  per me, per tutta la famiglia. Ma una cosa non ho voluto che mancasse sulla nostra tavola delle feste: un vassoio di buccellati fatti con  la ricetta  di papà. Non saranno mai buoni come i suoi dato che io, per abbreviare i tempi, uso ingredienti acquistati e non preparati da me. Ma diciamo che, nel complesso, l'illusione che in cucina ci fosse ancora lui a sfornare buccellati, sono riuscita a darla.



La ricetta originale di mio padre la trovate qui sul blog in questo post. Io però quest'anno (papà mi perdoni) ho utilizzato la ricetta della pasta frolla all' olio di Benedetta Rossi.

E concludo augurando a tutti una felice Epifania!  

mercoledì 1 gennaio 2025

Buon anno!


Pant pant ...di corsa, in pieno stile Bianconiglio, arrivo sul blog appena in no tempo per farvi gli auguri per un felice anno nuovo! Oggi è stata una giornata faticosa ma pienissima di gioia, affetto, famiglia, buon cibo, tombola e divertenti giochi di carte. Ormai la casa dei nonni, quella calda che profuma dei buoni cibi tradizionali delle feste è la mia. Ed è qui da me che si è riunita tutta la mia famiglia, o meglio, quello che ne rimane. 

È la vita. Gli anni passano e le cose cambiano. Ricordo  i gioiosi Capodanni trascorsi a casa dei miei nonni insieme a tutti gli zii.  Poi, dopo che prima nonna e poi nonno ci hanno lasciati, il testimone è passato ai miei genitori e la loro grande casa è diventata il luogo delle grandi riunioni di famiglia. Piano piano purtroppo quasi tutti gli zii e le zie sono volati in cielo. E infine anche i miei genitori. Ora è il nostro turno, mio e di mio marito. Ora siamo noi i nonni. Ed è a casa nostra che dobbiamo creare bei ricordi per la nostra nipotina. Lei è stata così felice oggi. Anche se ha solo quattro anni è già in grado di leggere i numeri e di giocare a tombola. Che deliziosa bambolina! È la mia, la nostra gioia. È lei il centro della nostra vita e non finirò mai di ringraziare Dio per averci fatto questo grandissimo dono.