La quadratura del cerchio: il problema geometrico insolubile per antonomasia. Neppure Leonardo da Vinci riuscì a venirne a capo. Eppure, come testimonia l'immagine che ho pubblicato, ci studiò su parecchio.
Lungi da me il volermi paragonare al grande Leonardo, ma il lavoro che sto affrontando in questo periodo a scuola ma, tanto per cambiare, anche a casa, mi ricorda molto per difficoltà di soluzione, proprio il proverbiale problema di impossibile soluzione affrontato da tanti studiosi di geometria, Leonardo in testa.
Vi ho incuriosite? Qual è il difficilissimo compito affidato a me e ad altre tre colleghe dal mio nuovo Capo d'Istituto? Formulare l' ORARIO DELLE LEZIONI che ci accompagnerà per tutto l'anno scolastico appena iniziato.
Già vi sento: "ESAGERAAAAAAATAAAAAA!!!!!!!!"
Vi espongo i dati del problema:
1) Ben NOVE cattedre-orario, cioè nove colleghi costretti a lavorare in due o tre scuole per completare il proprio orario di servizio. A noi della commissione-orario tocca conciliare gli orari di servizio nelle altre scuole con quello della nostra. E ogni scuola tira acqua al proprio mulino, perché ormai sono tutte ridotte, come la nostra, con un numero indecente di cattedre-orario. "Rosa, pensaci tu che sei più diplomatica".
Entro in segreteria per contattare le altre scuole e trovo........il caos! Tutto il personale, già notevolmente ridotto negli ultimi anni, è cambiato. Ancora nessuno sa chi deve fare cosa. anche perché abbiamo cambiato contemporaneamente anche Dirigente scolastico e Dirigente dei servizi amministrativi (la vecchia figura del Segretario, per intenderci) ed entrambe le figure sono estremamente scontente del trasferimento obbligato. Ergo..... la prima preferisce affidare un carico di lavoro mai visto a noi docenti e la seconda non ha ancora saputo se resterà o meno nella nostra scuola e quindi...... ho l'impressione di navigare su una nave senza nocchiero!
Magnifici risultati della cosiddetta Razionalizzazione delle risorse! Burocratese per non dire: TAGLI-TAGLI-TAGLI!!!!!!
2) Le materie che prevedono prove di verifica scritte devono obbligatoriamente avere almeno un blocco di due ore all'inizio della mattinata da dedicare alle verifiche scritte periodiche.
3) Gli alunni hanno diritto ad un orario settimanale con carichi ben distribuiti e che sia didatticamente valido. (Tze!)
4) I docenti hanno diritto di fare lezione per un massimo di quattro ore giornaliere, con un massimo di due ore buche (già tre ore buche fanno storcere il naso anche ai colleghi più pazienti e concilianti). Hanno inoltre diritto a non entrare sempre a prima ora e a non uscire sempre ad ultima ora. Ma c'è anche chi chiede di entrare sempre a prima ora o sempre a seconda ora... (Tze!)
5) I docenti pendolari, e sono tanti e provenienti da luoghi anche molto, ma molto lontani dalla scuola, hanno il diritto ad avere un occhio di riguardo perché i loro orari di servizio devono essere conciliabili con gli orari dei mezzi pubblici che utilizzano per scapicollarsi a scuola da ogniddove, dopo essersi alzati alle sett'albe.
6) C'è sempre qualche docente, e vista l'età media e l'età pensionabile stabilita dai nostri legislatori, ce ne saranno sempre di più, che ha qualche serio problema di salute che costringe a dei trattamenti medici continuativi da fare per forza maggiore in orario antimeridiano e, ovviamente, bisogna lasciar loro delle mezze mattine libere. Le loro ore vanno distribuite quindi con dei vincoli in più.
7) C'è sempre qualche collega giovane che ha impegni di studio, tipo seconda laurea o corsi di specializzazione, ecc...ecc... che ha diritto ad adattamenti di orario per potersi recare alle lezioni. Altri vincoli!
8) C'è sempre chi ha bisogno di scegliere un determinato giorno libero e guai a cambiarglielo! Ovviamente i giorni liberi più richiesti sono il sabato e il lunedì, che naturalmente non possono essere concessi a tutti. Conseguenza: discussioni infinite alle quali, stremate, abbiamo posto definitivamente fine qualche anno fa istituendo una sacrosanta turnazione! Ma arrivano ogni anno nuovi insegnanti con nuove richieste. "Rosa, pensaci tu che sei più decisa".
9) Arrivano docenti che dicono: "Io sono anche un libero professionista. Devo poter conciliare gli impegni." La legge lo consente. Bisogna accontentarli. Per esempio difficilmente si può assegnare un insegnante/libero professionista a delle classi a tempo prolungato. Non potrebbe venire a scuola nel pomeriggio, se non per le riunioni che rientrano negli obblighi di servizio.
10) Ci sono perfino docenti che non si sono ancora resi conto della difficoltà in cui ormai versano tutte le scuole e arrivano con pretese del tipo: "Non mi mettete ore di buco a seconda ora! A che mi serve? Non sono ancora stanca! Io vorrei riposarmi a quarta ora!". "Mi date l'uscita presto il venerdì così me ne vado al mercatino?" "Mi date l'uscita presto il mercoledì così me ne vado in piscina?" "Mi date l'entrata tardi il lunedì che non voglio un inizio di settimana duro?" (Quest'ultima sono io....) Occhi sgranati a palla di tutta la commissione orario! "Rosa, rassegnati.....e pensaci tu! Fai capire alle colleghe che l'erba voglio non cresce neppure nel giardino del re....figuriamoci di questi tempi nelle scuole!"
Non so se ho reso l'idea......ma avrete sicuramente capito che sono avvilita e frustrata! Faccio parte della commissione-orario da anni e il lavoro è sempre stato portato a termine entro l'inizio dell'anno scolastico.
Quest'anno invece.....lavoriamo a ritmo serrato dal 4 settembre e.........niente! Il cerchio non ne vuole sapere di diventare quadrato! A malapena siamo riuscite a coprire le quattro ore di lezione che si fanno in questo periodo, a causa dell'organico ancora incompleto, con un quadro orario assolutamente difettoso.
L'altro ieri, disperate, abbiamo deciso di strappare tutto e ricominciare daccapo.
Arrivata a casa ho deciso di sacrificare il pomeriggio di giovedì e il mio giorno libero, il venerdì, per dedicami solo ed esclusivamente alla formulazione ex-novo di un orario utilizzando un metodo diverso.
Ma, nonostante la maratona, comprensiva di ben due notti con quattro ore di sonno sul groppone, oggi ho dovuto ammettere con le colleghe che il metodo funziona meglio, ma che il mio esperimento non è riuscito del tutto: l'orario è ancora incompleto e pieno di difetti.
Ma io non mi do per vinta! Non appena avrò finito di scrivere questo post ricomincerò daccapo. Ho chiesto consigli a mia sorella (collega con lunga esperienza di formulazione di orario) e ...... voglio quadrare il cerchio!
Ecco spiegata la mia latitanza dal blog, dal forum "L'isola creativa", dalla gestione della mia casa che, tra parentesi, sta andando in malora!
8 commenti:
Coraggiooo...Resistiii...capisco perfettamente quanto è difficile il tuo compito: sono figlia di insegnanti e so quanto sia ingrato il compito di chi si deve occupare dei turni...
Certo che deve essere dura, perchè come sempre non è facile far coincidere le esigenze di tanti...proprio oggi mio figlio mi ha detto che faranno l'orario ridotto ancora sett prossima perchè non hanno ancora fatto il definitivo. E questo perchè come tu stessa hai scritto ci sono prof che lavorano in più sedi.
Ti auguro un buon inizio scolastico, ciao Leti
Si trova per tutto una soluzione..io non vorrei essere nei tuoi panni:-)Notte.
Una soluzione io penso di avercela e se tu mandassi tutti a quel paese? Troppo facile è?
mi sento di farti tanti auguri...e coraggio, ciao Marina
grazie per la traduzione della sciarpa in blu davvero utile
www.gomitoloni.blogspot.it
cara Rosa hai tutta la mia solidarieta'!!!
ma lo sai oggi il lavoro e i suoi problemi e' diventato difficile per tutti anche per i cosidetti "statali"
da me (lavoro in un ente pubblico) si parla di tagli e mobilita'!!!
baci
Bruna
Rosa, come ti capisco!!!!Mia madre ha insegnato per trent'anni, e ho sentito queste cose mille volte,anche perchè l'orario lo faceva mio zio....docente nella stessa scuola!Ma sono certa che riuscirai alla grande. Un abbraccio!Michelle
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