di Drop Designs.
Con il caldo africano che è arrivato qui in Sicilia è da pazzi lavorare la lana. Ma io persevero! Sarà che un po' pazza magari lo sono davvero, ma il mio lavoro a maglia sulla copertina rosa prosegue. A fatica, ma prosegue. E non ne comincio altri, come faccio di solito, proprio perché voglio completare al più presto questa copertina. Mi metto in cerca di un posticino ventilato, per evitare di sudare. Per fortuna a casa mia in genere lo trovo perché, come sapete, abito in campagna, sulle pendici del monte che domina il golfo su cui si affaccia la cittadina dove sono nata e in cui lavoro.
Bella la mia città. I miei colleghi di altri paesi sono rimasti incantati l'altra sera quando, insieme ai nostri ragazzi, siamo andati a mangiare una pizza in un locale che si trova al Belvedere, in una posizione meravigliosa, davanti al golfo che di sera è uno spettacolo mozzafiato.
Peccato che nessuna Amministrazione comunale ha saputo valorizzare le tante bellezze paesaggistiche, monumentali e archeologiche di Termini Imerese, preferendo insensatamente puntare, piuttosto che sul turismo, tanti anni fa sullo sviluppo industriale e, più recentemente, su quello portuale. Le conseguenze sull'occupazione e sull'ambiente, il disagio sociale che tutto questo ha causato, sono sotto gli occhi di tutti. E' triste pensare che il mio paese sia famoso per la crisi Fiat e non per la sua indiscutibile bellezza. Inoltre pensate che fra un po' non avremo più una spiaggia dove andare al mare. I pochi tratti di litorale accessibili dal paese sono destinati ad essere occupati dall'Ente porto e presto dovremo andare a prendere il sole e a fare un bagno a chilometri di distanza. Questo dopo che altri chilometri di spiagge sono stati sacrificati per fare spazio alla zona industriale e alla strada che la collega al paese. I termitani si sentono defraudati, ma ormai sono rassegnati, come per la terribile prospettiva che aspetta lo stabilimento Fiat. Eventi inevitabili. Ormai è inutile lottare, protestare. E proprio a nessun termitano sorge nel cuore la speranza in uno sviluppo che le ultime amministrazioni comunali prospettano e promettono da anni grazie all'espansione del traffico del nuovo porto, ormai "succursale" dell'Ente porto di Palermo.
"Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole". E con questa amara citazione dantesca vi lascio e vi auguro buon fine settimana. Ma qualche foto di Termini Imerese ve la regalo. Quantomeno per aver avuto la pazienza di leggere il mio post fino alla fine.
Com'era:
Com'è:
Foto tratte dal web.
Bella la mia città. I miei colleghi di altri paesi sono rimasti incantati l'altra sera quando, insieme ai nostri ragazzi, siamo andati a mangiare una pizza in un locale che si trova al Belvedere, in una posizione meravigliosa, davanti al golfo che di sera è uno spettacolo mozzafiato.
Peccato che nessuna Amministrazione comunale ha saputo valorizzare le tante bellezze paesaggistiche, monumentali e archeologiche di Termini Imerese, preferendo insensatamente puntare, piuttosto che sul turismo, tanti anni fa sullo sviluppo industriale e, più recentemente, su quello portuale. Le conseguenze sull'occupazione e sull'ambiente, il disagio sociale che tutto questo ha causato, sono sotto gli occhi di tutti. E' triste pensare che il mio paese sia famoso per la crisi Fiat e non per la sua indiscutibile bellezza. Inoltre pensate che fra un po' non avremo più una spiaggia dove andare al mare. I pochi tratti di litorale accessibili dal paese sono destinati ad essere occupati dall'Ente porto e presto dovremo andare a prendere il sole e a fare un bagno a chilometri di distanza. Questo dopo che altri chilometri di spiagge sono stati sacrificati per fare spazio alla zona industriale e alla strada che la collega al paese. I termitani si sentono defraudati, ma ormai sono rassegnati, come per la terribile prospettiva che aspetta lo stabilimento Fiat. Eventi inevitabili. Ormai è inutile lottare, protestare. E proprio a nessun termitano sorge nel cuore la speranza in uno sviluppo che le ultime amministrazioni comunali prospettano e promettono da anni grazie all'espansione del traffico del nuovo porto, ormai "succursale" dell'Ente porto di Palermo.
"Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole". E con questa amara citazione dantesca vi lascio e vi auguro buon fine settimana. Ma qualche foto di Termini Imerese ve la regalo. Quantomeno per aver avuto la pazienza di leggere il mio post fino alla fine.
Com'era:
Com'è:
Foto tratte dal web.
Io ho vissuto fino a diciotto anni nella prima a destra delle quattro palazzine che vedete vicino al porto. Quindi ricordo il mare com'era, non com'è adesso. La grande costruzione in stile Liberty che si vede in primo piano nella prima foto è il Grand Hotel delle Terme. Sì, perché la mia è anche una città termale. Altra ricchezza mai sfruttata come si dovrebbe. Sullo sfondo della seconda foto invece, si intravede la zona industriale. Altri chilometri di una meravigliosa spiaggia sabbiosa andati letteralmente in fumo. Le ciminiere sono quelle della Centrale termoelettrica dell'Enel che confina con lo stabilimento Fiat (ancora per poco...). Almeno ai termitani della mia generazione restano i ricordi dei bellissimi giorni trascorsi sulle nostre spiagge. Ai ragazzi di oggi, purtroppo, non resteranno neppure quelli.
5 commenti:
Le tue riflessioni sono pienamente condivise da me che abito a Gela. Anche qui viviamo problemi simili ai vostri ed è un vero peccato.Abbiamo uno splendido arenile decantato anche dal poeta Quasimodo; purtroppo poco si fa per valorizzarlo quanto merita.
La zona in cui abito io è bellissima;tra casa mia e la spiaggia c'è solo una strada chiusa e delle dune di sabbia ricoperte da macchia mediterranea e un boschetto di eucalipti.
Non fosse per l'iniziativa dei privati che abitano nella zona, nessuno mai si preoccupa di farlo ripulire dalle erbacce, bottiglie di plastica e quant'altro viene lasciato dal malcostume di coppiette e alcune persone che ne fruiscono nei fine settimana.
Un abbraccio
Rosa, quanti bocconi amari bisogna mandar giù! La baia è bellissima ed è un vero peccato perdere la spiaggia. Ci sono amministratori che non vedono, o non vogliono vedere, al di là del loro naso e stanno rovinando questo Paese :(.
Complimenti per il lavoro alla copertina, io non ce la faccio proprio con la lana .
Il punto che stai lavorando ora è lo stesso della mia copertina gialla :))
ciaoo Sara
Rosa,
vim cá conhecê-la...ver o seu blog...
e agradecer o simpático comentário que deixou para mim...
Já estive na Itália em 1994 e gostei muito....
abraços de Maria Filomena
cá de Portugal
Ciao Rosa, io non ti considero una pazza, anzi ti ammiro perchè è bello poter coltivare le proprie passioni e quando un lavoro o hobby lo fai col cuore non ti pesa mai
ciao e felice giornata e guardiamo al futuro con ottimismo!!!!
Il danno purtroppo è stato compiuto, hai fatto bene a pubblicare il "prima e dopo" perchè son davvero eloquenti!
Con il passare degli anni però sta crescendo, e non solo da voi, una coscienza ambientale maggiore e la gente inizia a guardare il cosiddetto "sviluppo" con occhi diversi. A pochi km da casa mia c'è una tremenda industria chimica....per non parlare dell'Eternit e della tragedia dell'amianto che stiamo vivendo. Il tutto a un passo dalle bellissime colline del Monferrato...
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